mercoledì 27 luglio 2011

Buone Vacanze


Nell'augurare a tutti i nostri clienti
BUONE VACANZE ESTIVE
ricordiamo che la Campilegno chiudera'
Venerdi' 5 Agosto
e riaprira'
Lunedi' 29 Agosto.
Arrivederci a presto.
Buona Vita a Tutti.

venerdì 22 aprile 2011

Sampdoria Point






Anche se il periodo per i colori blucerchiati non e' propriamente dei migliori i
l nostro fraterno amico Pippo fiducioso nel finale di campionato, ha deciso di rinnovare uno dei suoi tre punti vendita ... certamente il piu' prestigioso ...
... Il Sampdoria Point di
Via Cesarea 107 r.












La scelta della pavimentazione e' caduta sulla nuova collezione Classic della Quick Step







Decoro Rovere Vecchio Grigio con finitura spazzolata che mette decisamente in risalto la venatura del legno.






Particolare entrata













Con tutto l'affetto che ci unisce un augurio per la rinnovata attivita' e per un finale di campionato che porti alla salvezza sperata.





Sampdoria Point
di Pippo Villata
Via Cesarea 107 109 r.
16121 Genova

Pizzeria I Ladroni ... da Simo e Andrea






Ecco un altra realizzazione effettuata con il magico pavimento in laminato della Quick Step.

Il proprietario nonche' grande amico Simone ha scelto del Merbau per dare un pizzico di eleganza all' ambiente ed al tempo stesso
mantenere quel non so che di' "country" ... considerato che il nuovo look si ispira alle birrerie texane ...

Essendo ovviamente situato ad un piano strada, prima di procedere alla posa del laminato
antistatico, abbiamo steso della membrana antiumido rinforzata per proteggerlo da eventuali tracce di umidita' di risalita sovrapponendo a questa membrana il sottofondo combifloor plus (anch'esso con antiumido accoppiata) compromesso ottimale per l'assorbimento del rumore di calpestio, e dal rumore riflesso nell'ambiente.


Una volta posato il laminato abbiamo rifinito bordi e soglie con zoccolini e profili in coordinato.


Simone & Andrea vi aspettano in Via Ramino Ginocchio 45 r a Genova Sestri Ponente ... pizza buonissima e grigliate di carne da sogno ...
Buon appetito !!!!!!



giovedì 6 gennaio 2011

Un anno nuovo ...


Siamo sempre li’, in bilico. A spostare l’aggettivo qualificativo piu’ agognato “nuovo”, al di qua o al di la’ del nome: un nuovo anno o un anno nuovo? Un anno in piu’, uguale a tutti gli altri, che si deposita sugli altri, ad aumentarne il peso … oppure un anno diverso, in cui cambiera’ davvero qualcosa … in noi stessi, negli altri, nel mondo … La speranza e’ sempre che l’aggettivo abbia ragione di posizionarsi dopo il nome. Che l’anno sia nuovo, che sia diverso, che si possa ricominciare. E’ il desiderio della pagina bianca. Per questo, per tutta la vita ho amato e al tempo stesso odiato il capodanno. Ci arrivo sempre tirato a lucido, con un scintillante sorriso, con il mio vestito migliore, costringendo chi incomincia l’anno con me a manifestare i suoi proponimenti. Tutti si scansano, da una ventina d’anni a questa parte. Da quando, cioe’, non sono più giovane e quindi, ahimè, frequento gente un po’ piu’ grande. Fino a vent’anni fa la mia vitalita’ era considerata una risorsa. La mia incrollabile fede nella possibilita’/necessita’ di essere ogni anno migliori di come si era stati nell’anno trascorso, era condivisa, incoraggiata, invidiata. Adesso ricevo sorrisini imbarazzati: ancora con i proponimenti? Ma su’, dai, è una serata come tutte le altre. Si beve un po’ di piu’, si mangia un po’ di piu’ , si spende un po’ di piu’ … se proprio vuoi metterla sul rituale comprati un paio di mutande rosse … Ma un paio di mesi fa è andata diversamente perche’ ad una festa mi e’ stato suggerito da una cara amica che non vedevo da tantissimo tempo … conservare la capacita’ di vivere … Ho provato una specie di senso di riconoscenza. Quando meno te l’aspetti, trovi qualcuno che ti è simile … conservare la capacità di vivere … si’… e’ questo il compito. E’ questo l’incarico per il nuovo anno. Resistere al tempo, alla rassegnazione, alla sensazione ( terribile nel nostro paese) che ogni anno tutto vada un po’ peggio, che la societa’ sia un po’ piu’ avvelenata, che le relazioni interpersonali siano un po’ piu’ dure, un po’ piu’ fredde, un po’ piu’ superficiali, un po’ piu’ ciniche. Resistere e credere … Ogni anno ricominciare come se fosse il primo giorno di scuola. Con i quaderni intonsi, il grembiulino pulito, e una insopprimibile voglia di studiare, di fare del proprio meglio, di promuoversi, di essere promossi, di andare avanti. Questa nuova consapevolezza mi aiuta ad affrontare con più leggerezza il quotidiano, tutto acquista un senso, lo sguardo puntato lontano all’orizzonte invece che sulla punta dei miei piedi. Una promessa a me stesso, che cercherò di mantenere, fidandomi di quello che la vita mi riserva. E con la paura vinta attraverso il coraggio provo a tirar fuori il sogno dal cassetto. Già solamente compiere il primo passo vuol dire iniziare un percorso, qualsiasi sia, in quella direzione. Questo concetto mi incoraggia e mi aiuta a combattere contro i miei dubbi, i miei ostacoli, i miei timori. E allora ... dopo i brindisi con gli affetti piu’ cari, dopo qualche coriandolo buttato in aria, festeggiamo i nuovi propositi (o i propositi nuovi) e chiedo a tutti voi, perche' non provare? Tiriamo fuori il nostro sogno dal cassetto? Proviamo ! Facciamoci un regalo!
Guardo fuori dalla finestra ... Alle tre di notte … Gli alberi nudi per il lungo inverno sono fioriti di luci puntiformi … lampade più lunghe simulano la neve. Ma il sentimento dominante adesso e' uno solo … la festa non è finita.

Un abbraccio ...
Senza Cera ...

Roberto Campi

giovedì 23 dicembre 2010

Auguri ....



Natale è la festività in cui tutta l'umanità si scambia auguri a voce, per telefono, per mail, per sms o con il classico e tradizionale biglietto di auguri. Un augurio va rivolto alle persone vicine e lontane, parenti, amici, fidanzati, amanti, conoscenti, e per ogni persona è d'obbligo scegliere la frase più opportuna, che meglio esprima sentimenti ed emozioni. Bastano poche parole per dedicare un augurio sincero: un semplice Buon Natale è molto più efficace di tanti paroloni o di frasi ed aforismi celebri. Spesso però non si riesce ad esprimere con le parole sentimenti o ringraziamenti da rivolgere a persone care, oppure non si riesce a trovare le parole per degli auguri formali da inviare a conoscenti, ma non importa perche' il pensiero, a volte, conta più di mille parole. Vi auguro di vivere ogni momento di questo Natale insieme a coloro che piu’ vi stanno a cuore, ai ricordi più belli,
poche parole per un concetto importante: serenità e felicità per queste feste e per tutti i giorni che verranno.


Buon Natale

Luca & Roberto Campi

domenica 20 giugno 2010

Grazie ....


Tratto da “Se l’imperativo e’ sopravvivere” di Antonio Viscardi.

Queste righe vogliono essere un ringraziamento verso coloro che in questi ultimi difficili anni sempre piu’ numerosi hanno deciso di investire nei nostri prodotti e servizi di qualita’ a dispetto di una contrazione cosi’ importante del mercato. Al tempo stesso spero che questi ottimi risultati siano di sprone verso i nostri colleghi a continuare su questa strada e non cadere in facili espedienti per cercare di vendere un prodotto ad un prezzo minore a dispetto della qualita’.

Ne sono convinto: prima o poi questa fase di stasi generale finira’ e di certo, anche se molto lentamente, il mercato ridara’ il giusto spazio al prodotto di livello. Detto questo, le situazioni che si sono venute a creare in questo periodo di contrazione del mercato meritano delle riflessioni. Se per qualche posatore, rivenditore o ditta produttrice di parquet o di vernici questa situazione ha comportato un calo del fatturato, per altri le conseguenze sono state molto piu’ penalizzanti. In questo contesto tutti hanno cercato di difendersi come potevano o, peggio, sono stati costretti ad attuare degli espedienti per sopravvivere. Abbiamo assistito, e stiamo assistendo, ad una lotta per la sopravvivenza a tutti i livelli della filiera: posatori, rivenditori, produttori, imprese di costruzioni.

E’ davvero sconsolante sentire un posatore obbligato a ricorrere all’adesivo meno costoso che il mercato offre oppure essere costretto a lamentarsi della fornitura di parquet per ottenere uno sconto… Tutto per riuscire ad avere un minimo utile alla fine del suo intervento di posa.

E’ penalizzante, per il posatore, essere costretto a utilizzare un certo tipo di parquet solo perche’ e’ il meno caro, senza curarsi minimamente della sua qualita’.

E’ demoralizzante, per una ditta produttrice di parquet, dover continuamente difendere un prodotto completamente made in Italy, contro uno sempre made in Italy … ma fatto in Cina.

E’ sconsolante, per una azienda di prodotti chimici, dover abbandonare la via della qualita’ per produrre prodotti mirati per interventi al prezzo piu’ basso.

E’ deprimente, per tutti credo, constatare che si costruiscono case solo mercanteggiando l’appalto al prezzo piu’ basso, mettendo da parte i criteri costruttivi adeguati e le norme che li regolano (norme che sono sempre il frutto di mesi di sforzi e di trattative).

Quanto detto sin qui non vuole essere una condanna per nessuno, ma piu’ semplicemente un pungolo; vorrei indurre un po’ tutti ad una riflessione: quando le nubi passeranno e tornera’ un po’ di ottimismo, quando l’edilizia tornera’ a girare si ripartira’ da qui? Da questa lotta al ribasso? Da questa cannibalizzazione? Non credo, anche perche’ se cosi’ fosse nessuno ne trarra’ vantaggio. Il comparto si impoverirebbe sempre piu’ e quel che e’ peggio, la figura del posatore si opacizzerebbe fino a venire completamente offuscata.

Se i continui risultati ottenuti fanno un’opinione restiamo della nostra convizione di poter offrire prodotti multi livello ma con una costante comune: la qualita’.

Meglio un melaminico d’altissimo livello ad un prezzo interessante che un parquet a basso prezzo ma di sconosciuta provenienza.

Quando nel gennaio del 1985 iniziammo quest’avventura appendemmo sulla parete dell’ufficio una citazione di un tal Luigi Einuadi che ancora libero dalla polvere di tanto in tanto:

“…migliaia, milioni di individui lavorano, producono e risparmiano nonostante tutto quello che noi possiamo inventare per molestarli, incepparli, scoraggiarli. E’ la vocazione naturale che li spinge; non soltanto la sete di denaro. Il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, abbellire le sedi, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritrarre spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi.”

Questa frase, così attuale, fu scritta da Luigi Einaudi più di sessanta anni fa.

Riflettiamoci.

Ancora Grazie.

Buona Vita.

Roberto Campi.

venerdì 22 gennaio 2010

Il legno questo sconosciuto ... Un Piccolo Aiuto




Questa mini-guida non ha la pretesa di essere esaustiva su una materia tanto vasta, vuole solo essere un piccolo aiuto per conoscere i termini principali nel mondo del pavimento in legno e poter quindi effettuare delle scelte con maggior cognizione di causa.
La ricerca del pavimento di legno giusto per le proprie esigenze è un’operazione che può rivelarsi molto complicata, in quanto la nascita di nuove tipologie costruttive e di posa ed il numero sempre maggiore d’essenze tropicali dai nomi sconosciuti disponibile rendono la gamma
presente sul mercato una vera e propria giungla.
Tutte le informazioni riportate in questa sezione devono essere approfondite con un parquettista professionista, accertandosi che sia aggiornato sulle tendenze del mercato in quanto l’esperienza
da sola spesso non basta.
Quali sono i tipi di parquet in commercio?
Innanzitutto un po’ di chiarezza sulle parole: il termine PARQUET definisce una qualsiasi pavimentazione che abbia uno spessore minimo dello strato superiore in vero legno di 2,5 mm., per tutti gli altri modelli è applicato il termine generico PAVIMENTO IN LEGNO.
Le principali tecnologie costruttive del pavimento in legno sono:
* Parquet massello / massiccio o monostrato
* Parquet / pavimento prefinito o stratificato
* Pavimento impiallacciato

* Pavimento laminato

* Parquet pavimento massello / massiccio

Con questo termine si indica il pavimento composto interamente in legno massiccio. E’ il parquet di legno tradizionale per
eccellenza, anche se negli ultimi anni ha perso decisamente quote di mercato in favore dei nuovi prodotti stratificati o supportati.
Le caratteristiche principali sono:

* Durata nel tempo, con la possibilità di essere levigato più volte in caso
di urti, rigature, ecc
* Possibilità di realizzare posa dal disegno particolare.
* Isolamento termico considerevole

Gli svantaggi principali sono legati alla natura stessa del pavimento, che comporta una certa attenzione nella manutenzione, rendendolo quindi poco adatto ad ambienti con grande intensità di passaggio oppure in presenza di bambini ed animali, oltre al costo, che nel caso di essenze particolari può raggiungere quotazioni notevoli, ed alle quali vanno aggiunti i maggiori costi di posa, della colla, ecc. rispetto al prefinito.

* Parquet pavimento prefinito / supportato.

Gli elementi di posa sono costituiti da un supporto che può essere di multistrato, listellare,
lamellare, ecc. sul quale, mediante incollaggio, è fissato uno strato di legno nobile, non inferiore ai 2,5 mm. per avere la denominazione Parquet. Il pavimento può essere a 2 strati (legno nobile + supporto) oppure a 3 strati (legno nobile + supporto + controbilanciatura), molto più stabile rispetto al 2 strati. Il supporto e’ costituito in legni come Abete o Betulla, mentra la controbilanciatura, nei casi più pregiati, puo’ essere realizzata con lo stesso legno della parte nobile.
Le caratteristiche principali sono:

* Prezzo favorevole, sono generalmente meno cari rispetto al Parquet massiccio.
* Velocità di posa, salvo rare eccezioni infatti il pavimento prefinito è subito pronto per la posa.
* Vasta scelta, la gamma dei pavimenti prefiniti prevede infatti molte essenze e finiture.

Come nel caso del Parquet massiccio anche per il pavimento stratificato valgono regole di prudenza nell’uso e manutenzione, in quanto lo strato di legno nobile è sensibile ad urti, graffi, ecc.

* Pavimento impiallacciato


Ha uno strato di vero legno sottilissimo, 1 mm. o inferiore, ed è la soluzione più economica per un pavimento in legno. Il vantaggio enorme di questo tipo di pavimento è lo spessore ridotto complessivo, solitamente inferiore a 1 cm., che permette la posa di questo pavimento sopra altri pavimenti già esistenti, senza rimuovere nulla e senza dover effettuare interventi su porte, ecc.

* Pavimento laminato.

E’ un pavimento “ad effetto legno”, ovvero costituito da un supporto in fibre di legno sul quale viene
fissato tramite laminazione un foglio di laminato che riproduce il legno. E’ il tipo di pavimento che negli ultimi anni si è diffuso maggiormente sul mercato, con l’introduzione di molte varianti e tipologie.

*Quali sono i formati e le dimensioni in commercio?

In commercio esistono diversi formati di pavimento parquet di legno, che possono essere utilizzati per una o più dei tipi di pavimento visti sopra, in linea di massima le dimensioni più diffuse sono:

* Lamparquet: elemento con larghezza compresa tra 50 e 70 mm., lunghezza tra 250 e 350 mm., spessore tra 9 e 10 mm.; è utilizzato esclusivamente per il p arquet massello, con posa con colla. La faccia in vista è planare, liscia ma non levigata.

* Listello o Listoncino: elemento con larghezza compresa tra 70 e 80 mm., lunghezza tra 350 e 500 mm., spessore tra 14 e 15 mm.; è utilizzato esclusivamente per il parquet massello, con posa con colla. La faccia in vista è planare,liscia ma non levigata.

* Listoncino maschio-femmina: elemento con larghezza compresa tra 80 e 120 mm., lunghezza tra 650 e 1200 mm., spessore tra 14 e 16 mm. stesse caratteristiche della
versione precedente, ma con alette e fresate su ogni pezzo per facilitare l’incollaggio mediante incastro.

* Listone o Plancia: elemento con larghezza compresa tra 120 e 190 mm., lunghezza tra 1200 e 1900 mm., spessore tra 15 e 16 mm.; può essere utilizzato sia per il parquet massello, che per parquet prefinito, con posa con colla, tramite mascio/femmina oppure flottante ad incastro. La faccia in vista è planare,liscia ma non levigata nel caso del massello, già finita e pronta all’uso nel caso del prefinito.


* Maxlistone o Maxiplancia: Le caratteristiche sono le stesse del Listone, ma la lunghezza parte da 1500 mm. fino a superare i 2 metri. E’ la dimensione di punta nel pavimento prefinito, e , nel caso di formato Monoplancia, raggiunge una fascia di prezzo considerevole, è quindi adatta per zone giorno ed ambienti particolarmente eleganti e ricercati.

A seconda del tipo di realizzazione della faccia in vista avremo inoltre una divisione in:

* Monoplancia o Monostrip: tutta la superficie in vista di ogni singolo pezzo è composta da un unico strato di legno
* 2 strip : la superficie di ogni pezzo è divisa in 2 file distinte di larghezza uguale, che crea quindi un effetto a listoncino del pavimento.
* 3 strip : la superficie di ogni pezzo è divisa in 3 file distinte di larghezza uguale di piccoli segmenti diversi, l’ effetto richiamato è quello del lamparquet.


* Quali sono le essenze di legno e come viene indicata la qualità?

I tipi di legno utilizzati per la fabbricazione di parquet massicci o prefiniti sono ormai innumerevoli, e vanno dai classici della tradizione italiana come Rovere, Faggio, Noce, fino alle essenze tropicali sempre piu’
diffuse. Le specie legnose più vendute in Italia, sommando parquet masselli e prefiniti, sono le seguenti:

1) Rovere
2) Doussiè
3) Iroko

4) Teak
5) Ciliegio
6) Merbau

7) Wengè
8) Cabreuva

10) Afromosia

Inoltre pur partendo dallo stesso legno si possono ottenere pavimenti molto diversi tra loro, dovuti alla scelta del legno che può influire molto sull’aspetto estetico. Le denominazi
oni più utilizzate per identificare la scelta del pavimento sono le seguenti:

* PRIMA: indica il grado migliore di selezione, tutti gli elementi sono di colore e venatura omogenea e priva di difetti o difformità

* COMMERCIALE o FIAMMATA: è la scelta più venduta in assoluto, è caratterizzata da una fibra dritta o fiammata stretta (venature del legno che formano V o onde molto ravvicinate tra loro), con una percentuale del 7% di nodini di piccole dimensioni.
* NATURE: Simile alla qualità Commerciale, il colore però è meno selezionato, pertanto i pezzi possono presentare differenze di tonalità anche notevoli tra di loro.
* COUNTRY o RUSTICA: E’ la scelta in cui sono presenti sia nodi che alburno (la parte più giovane del legno, sempre molto chiara) in quantità variabile a seconda della
specie legnosa. Queste caratteristiche visive molto marcate conferiscono al legno un aspetto “d’altri tempi”, sono quindi indicate per arredamenti rustici o in arte povera, studi professionali e locali commerciali, ecc.

* Quali sono le finiture / verniciature possibili?

Il pavimento di legno prima di poter essere utilizzato deve ovviamente essere adeguatamente verniciato, sia per risaltare la bellezza della fibra del legno, sia per garantire protezione e durata nel tempo. Solitamente il pavimento massello è fornito grezzo ovvero completamente da verniciare, mentre il prefinito è, come dice la parola stessa, già verniciato e pronto per essere calpestato subito dopo la posa.

I principali metodi di verniciatura sono i seguenti:

* VERNICIATO: Il pavimento è trattato con apposita vernice per legno trasparente, che rende la superficie lucida e luminosa mettendo in risalto colore e venatura del legno. Il pavimento è così molto semplice da pulire con prodotti adeguati, in caso di righe o altri danni deve essere levigato da un parqettista (durata media di un pavimento verniciato 10-15 anni).

* OLIATO: Il pavimento trattato con olio assorbe la luce senza rifletterla, è quindi molto meno luminoso del verniciato ma proprio per questo motivo molto più realistico nei colori. Questo pavimento è molto più delicato di quello verniciato, sia perché assorbe di più sporco e liquidi sia perché è molto più facile da graffiare, tuttavia ha il vantaggio che può essere facilmente ripristinato da soli, applicando uno strato dell’apposito olio e quindi passando un panno o una lucidatrice. Molto impegnativa la manutenzione.

* SPAZZOLATO: Una particolare finitura, che si sta affermando sul mercato in questi ultimi anni, è quella Spazzolata, che si ottiene passando il pavimento con spazzole in metallo prima del trattamento di finitura vero e proprio.
Questa operazione rende la superficie ruvida al tatto, con tutte le venature ed i pori del legno in rilievo.
Questa tecnica si può applicare sia al parquet VERNICIATO, che sarà quindi meno realistico e più resistente, che a quello OLIATO, che con questa combinazione raggiunge il massimo dell’effetto “naturale”, con un risultato finale molto particolare, rustico ed elegante al tempo stesso ma anche delicato e da trattare con cautela.


* Come si posa un parquet in legno?

* POSA CON COLLA: E’ il metodo di posa del pavimento tradizionale per eccellenza, e viene utilizzato soprattutto per il Parquet massiccio nei vari formati. Ogni singolo elemento va incollato al sottosuolo (possibilmente massetto in cemento), che dev’essere perfettamente orizzontale e levigato. E’ un sistema di posa che garantisce una tenuta perfetta in qualsiasi condizione ambientale, ma che richiede perizia e pazienza durante la posa ed un tempo variabile prima di poter calpestare il pavimento.


* POSA FLOTTANTE / GALLEGGIANTE: Come dice il termine stess
o il pavimento viene semplicemente “appoggiato” sul fondo sottostante, senza alcun tipo di fissaggio o vincolo, in questo modo è possibile posare il pavimento nuovo direttamente sopra quello vecchio senza doverlo rimuovere.
Tutti i pezzi di pavimento vengono fissati tra loro semplicemente ad incastro , senza l’ausilio di colle o altro, e sono subito calpestabili!

E’ un sistema estremamente facile, veloce ed economico, che permette a chiunque di sostituire un pavimento o posarne uno nuovo, le uniche avvertenze sono:
- Lasciare almeno 1 cm. come via di fuga dalle pareti e da altri ostacoli, in quanto il pavimento ha bisogno di spazio a causa della sua naturale dilatazione, dovuta all’umidità ed all’escursione termica. Queste antiestetiche vie di fuga possono essere coperte con gli appositi Battiscopa

- Tra il sottofondo, sia esso cemento oppure un vecchio pavimento preesistente, ed il parquet deve essere steso uno strato di isolante, che favorisce la dilatazione del pavimento e crea una barriera contro le possibili infiltrazioni di umidità.

Buona Vita.

domenica 6 dicembre 2009

A Tutti, di piu' ! Auguri di Cuore ...


Ci sono cose che non puoi vedere con gli occhi: devi vederle con il cuore e questo non è facile. Se ritrovi lo spirito della giovinezza dentro di te, con l’ esperienza di adesso e i sogni di allora, potrai farlo rivivere e cercare una strada nell'avventura che chiamiamo vita, verso un destino migliore. E il tuo cuore non sarà mai stanco ne' vecchio.
Torna ad apprezzare la semplicita'. Non si puo' dare valore e importanza solo ai grandi eventi della vita. Bisogna sapere vedere la bellezza che c'e' anche nelle piccole cose. E' questo che ti fa sentire speciale, felice. Una volta Benjamin Franklin disse che la felicita' umana non e' tanto frutto di grandi colpi di fortuna che capitano raramente, quanto nelle piccole soddisfazioni quotidiane.
Danza sulla musica che senti. Metti alla prova te stesso per aprire il tuo spirito e il tuo cuore alle meraviglie che hai davanti. Attingi alla verità, una sorsata per volta, e rendi la tua vita un capolavoro. Ciò farà la differenza. L’ha fatta, per me.
Ho imparato che l’amore non conosce limiti quanto alla sua durata, né fine per i suoi atti di fiducia e neanche tramonto per le speranze, può sopravvivere a ogni cosa.
Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini: seguire i propri sogni e imparare a essere se stessi, condividendo con gli altri la magia di quella scoperta ...

E soprattutto: TROVA IL TUO SOGNO. Un essere umano senza sogni non troverà mai uno scopo per il quale vivere ...

"Credi alla forza dei tuoi sogni e loro diventeranno realtà"

Questo Natale regalati una speranza ...

AUGURI ...

Un Abbraccio grande ...

Luca e Roberto Campi


domenica 11 ottobre 2009

Tradizionale o Prefinito ?

Tra un parquet tradizionale e uno prefinito il risultato estetico è pressoché lo stesso e la differenza non è visibile. Ci sono, tuttavia, alcuni diverse modalità di posa che fanno scegliere un tipo piuttosto che un altro in base alle necessità e ai tempi a disposizione.
Gli elementi prefiniti, per esempio, sono da preferire quando l'urgenza non consente il rispetto di tempi lunghi, oppure quando, in una casa ristrutturata, viene messo in opera su un pavimento preesistente. Se non si vogliono segare troppo le porte meglio utilizzare degli spessori da 10mm (si trovano anche nei prefinti di ultima generazione). Il pavimento in legno massiccio richiede tempi più lunghi per posa e finitura: fino a 45 giorni in base al tipo di posa.
Le essenze più richieste sono quelle tropicali (iroko, lapacho, teak, doussiè, ipè, padouk, wengè) perché si trovano in un'ampia scelta di colori e tonalità con molteplici possibilità di abbinamento. Inoltre possiedono mediamente un maggiore grado di durezza di quelle europee (acero, noce, frassino, robinia, larice, rovere, ulivo).
Il prefinito è senz'altro preferibile quando si vuole rifare il pavimento senza spostarsi da casa, evitando il disagio di un cantiere e il trasloco dei mobili: veloce e facile da posare, è calpestabile dopo un giorno dall'incollaggio dato che si evitano lamatura e verniciatura in opera.
Rispetto al parquet massiccio, questo tipo di parquet è più costoso a causa della tecnologia con la quale viene realizzato. Permette però l'utilizzo di formati più grandi e si può impiegare senza problemi anche in bagno e in cucina.

Flottante e incollato

La posa flottante è un particolare metodo di posa del parquet che permette un eventuale riutilizzo dei listelli in altri ambienti, in quanto non prevede l'utilizzo di colla per il fissaggio. I listelli di parquet vengono infatti incastrati con una combinazione classica di 'maschio-femmina' di cui tantissime sono le variazione ed i brevetti con cui le diverse case produttrici chiamano il tipo di incastro. Lo strato di parquet va comunque isolato dalla base del pavimento oltre che con un tappetino (in genere 2mm) anche con un foglio di nylon e una guaina bituminosa, oppure con una lastra di polietilene espanso a cellule chiuse. Questi rivestimenti aiutano a limitare la risalita di umidità, attenuano i rumori dei calpestii, e minimizzano i difetti di posa. Tra i vantaggi di questa montatura, oltre alla possibilità di recuperare i listelli di legno per un futuro pavimento in un altro locale si apprezza la velocità di montaggio che non soffre delle lunghe settimane di attesa per l'asciugatura della colla. Il flottante viene applicato solo ai parquet prefinti, per il tradizionale,tranneche lo si lasci “a vista” (senza verniciatura) è impossibile una posa flottante.
La posa con colla è indicata soprattutto per il parquet classico in legno massello o i prefinti da 10mm. Su una base ben asciutta e livellata si passa uno strato di colla dove poi si appoggeranno i listelli. Per incastrare al meglio i listoni si batte con un martello appoggiando un pezzo di legno sui listelli da fissare. Questa operazione è estremamente delicata perchè ogni calpestio del pavimento non ancor asciutta può rovinare il perfetto livellamento del legno. La colla può essere di base poliuretanica o di base d'acqua. Questo tipo di posa assicura un effetto compatto del pavimento, senza lasciare fessure. Tra gli svantaggi risulta essere sensibile all'umidità.
La posa chiodata viene effettuata per i parquet tradizionali spessi 22mm.

Il battiscopa

Esistono in commercio svariati tipi di battiscopa adatti ad ogni ambiente.Una prima distinzione si può fare sul materiale in cui sono fatti. I più utilizzati sono quelli in legno, in special modo ramino, tinto in varie tonalità che di solito vanno abbinate al colore degli infissi (porte e/o finestre). Per ambienti più "rustici" quali tavernette, mansarde, case di montagna ecc. si utilizza il pino, lucidato naturale, miele o noce.
Per "riprendere" essenze più pregiate evitando di optare per aste in massello (che tra l'altro sono piu' costose con identico risultato) esiste il battiscopa impiallacciato.
Da diverso tempo si usa per i battiscopa laccati (non sempre) il medium density (MDF). Questo materiale, costituito da un impasto di scarti di legno, ma molto più compatto del truciolare, presenta una notevole resistenza e una superficie molto liscia adatta perciò ad essere laccata.
Prodotti con lo stesso materiale, si possono trovare battiscopa rivestiti in pvc. Alcune case producono dei materiali esteticamente molto simili al legno, ma di questo non si tratta e sono più prodotti più confacenti a locali pubblici affollati dove la robustezza e la lavabilità sormontano l'estetica anche se, indubbiamente, il basso prezzo attira.
Ci sono anche battiscopa in puro pvc e addirittura adesivi, ma di scarsa qualità.
Altra distinzione si fa in base alla forma. La principale è tra battiscopa liscio o con piedino. Oltre all'estetica, il piedino è utile a coprire eventuali imperfezioni nel rivestimento. I due tipi si dividono a loro volta per spessori e altezze diverse soprattutto per ragioni di gusto estetico.
Solitamente si trovano in commercio battiscopa non più spessi di 14 mm e non più alti di 9 cm. Può capitare di gradire un battiscopa più alto o più spesso, a volte può risultare addirittura necessario (per coprire ad esempio evidenti imperfezioni nel rivestimento).

Buona Vita a Tutti.

lunedì 10 agosto 2009

Buone Vacanze


In questi tempi di crisi generale, fare impresa puo' essere davvero duro e angosciante. Si lavora con grande difficolta', i clienti scarseggiano, i cordoni delle banche sono letteralmente chiusi, i fornitori faticano sempre piu' a farsi pagare. E' cosi' per la maggior parte delle attivita', lo si puo' verificare semplicemente parlando con tanti piccoli imprenditori. Ci si potrebbe chiedere se abbia senso vivere cosi'. Ma chi sceglie questa carriera, anziche' quella del manager con uno stipendio sicuro a fine mese, sa vivere solo cosi'. Non e' capace di andare a letto con l'animo sereno di chi sa che il giorno dopo, in ogni caso, il suo stipendio sara' assicurato. O che al limite, se proprio le cose dovessero andare male, dovra' cercare un altro porto sicuro, che prima o poi con un po' di sacrificio, trovera'. Chi intraprende davvero sa vivere solo cosi'. Perche' se da un lato ci sono privazioni, disagi e fatiche immense, dall'altro c'e' un sogno, quello piu' bello e piu' gratificante che si possa avere ... il sogno che ogni persona che sa trovare in se stesso le energie, sa coltivare giorno dopo giorno, notte dopo notte: il sogno di farcela. Contro la crisi. Contro le banche solo a prendere denaro, anziche' erogarlo a chi lo puo' far davvero fruttare. Contro il mercato, che quando e' a testa capovolta ti richiede di moltiplicare per n volte i tuoi sforzi senza mai fermarti. Farcela contro mille pericoli, che quelli "certi" del proprio stipendio non possono nemmeno capire. Li comprende solo chi alla fine riesce a fare la sua impresa. Quel giorno, nel momento in cui sa per certo di avercela fatta, e vede materializzarsi il risultato di tanti sforzi, sudore, e persino lacrime. In quel momento sa di essersi espresso al 1000 %, per l'ennesima volta. Appare come un sogno, in momenti come questo, io lo so bene. Eppure e' un sogno realizzabile veramente, se si ha la forza di reggere fino a che quel momento arriva. Buone vacanze a tutti e in particolar modo a chi oggi sta soffrendo particolarmente e vede un po' piu' lontano il suo sogno.
Tenete duro.
Un abbraccio.

sabato 11 luglio 2009

Di tutto un po' ...


I pavimenti in legno caratterizzano l'ambiente in modo deciso. Il pavimento, come la porte di ingresso, rappresenta l’elemento di arredo di maggiore impatto. E’ espressione dello stile dell’ambiente che lo ospita, deve soddisfare requisiti estetici e funzionali. Vari sono i rivestimenti usati per i pavimenti ( legno, marmo, gres porcellanato, monocottura, bicottura). Il legno, grazie alle sue caratteristiche tecniche e naturali si presta per essere utilizzato in molteplici ambienti. Sono pavimenti fatti per durare nel tempo, se oggetto di adeguata manutenzione. Di assoluta importanza è la scelta dell’essenza, in funzione delle destinazione dell’ambiente (pubblico, aperto al pubblico, privato), e la corretta posa in opera. Per un arredamento domestico, il parquet è senz’altro il rivestimento più bello. Il mercato offre pavimentazioni in legno di qualità sempre maggiore, tecnicamente sempre più perfetti, la qualcosa ha notevolmente accorciato i tempi di posa in opera. In particolare, i pavimenti prefiniti già levigati e verniciati, necessitano della sola posa in opera. Per far fronte alle nuove tendenze di stile e di gusti, i pavimenti in legno si sono arricchiti di nuove essenze, nuovi formati, nuove tecniche di posa in opera, nuove composizioni (a intreccio, a correre, a listoni, a testa in avanti, a tolda di nave con le sue varianti). Dal punto di vista tecnico, la posa di un pavimento in legno (parquet) può essere a colla o flottante. Il parquet deve essere incollato su un fondo in piano, privo di irregolarità, umidità e polvere. Se necessario, la posa deve essere preceduta da un’operazione di rasatura, oppure bisogna ricorrere ad un autolivellante. Un fondo ben levigato favorisce la tenuta della colla. Sinteticamente, quando la colla è perfettamente asciutta ( necessitano circa 14 giorni), si procede con l’operazione di levigatura, con carta vetrata di grana sempre più fine. Come ultima operazione si procede con 2-3 mani di verniciatura. La posa flottante può essere realizzata su qualsiasi tipo di fondo. Su questo ultimo, dopo che lo stesso è stato pulito, viene applicata una membrana in nylon per preservare il pavimento dall’umidità. Subito sopra viene steso un sottopavimento che fa da materassino, tipo moquette, che assicura un adeguato isolamento termico ed acustico. Quindi si passa alla posa del parquet con l’ausilio di un martello di gomma e della colla per il necessario assemblaggio dello stesso. Sia con la posa a colla, che con quella flottante, tra le pareti ed il parquet bisogna lasciare uno spazio di circa un centimetro, per la dilatazione che subirà il pavimento a causa delle escursioni termiche. Parlando di pavimenti in legno non si può non ricordare quello in laminato che dal punto di vista estetico si avvicina al pavimento in legno, ma possiede tutti i requisiti dei materiali compositi, non abbisogna di manutenzione, non teme l’usura, è pratico ed ecologico.

Posa incollata del parquet (incollaggio)

Il sistema più usato per la posa in opera delle pavimentazioni di legno e rappresentato dalla “posa incollata”. In questo caso il pavimento di legno viene incollato ad un sottofondo di cemento con idonei collanti. Il fondo deve essere perfettamente asciutto e non deve presentare tracce di umidità che finirebbero per danneggiare il parquet. Perché il “massetto” su cui viene posato (incollato) il pavimento di legno sia perfettamente asciutto è necessario aspettare circa due/tre mesi. In questo caso con una spatola a denti triangolari si stende la colla creando le “righe” di colla. Occorre dosare bene la quantità di colla da stendere onde evitare che la colla in esubero crei delle imperfezioni. La grandezza delle “righe” di colla dipenderà ovviamente dalla grandezza del listello e dalla bontà del piano su cui viene posato il pavimento di legno. Lungo il perimetro della stanza deve essere lasciato uno spazio (giunto) di circa un centimetro, ove verrà sistemato il battiscopa, onde consentire le normali dilazioni del pavimento di legno. Spesso per ragioni di tempo e soprattutto di costi il parquet viene posato direttamente sul vecchio pavimento.

Posa in opera inchiodata (chiodatura)

Questo sistema trova applicazione in particolare per i parquet a listoni massicci di adeguate dimensioni lavorati a “maschio” e “femmina”. Trattasi generalmente di listoni dallo spessore che varia da 1cm a 2,2cm., con larghezza dai 6 a 14 cm ed una lunghezza che partendo da 40/50 cm arriva anche a 2 metri. Gli elementi vengono incastrati tra loro e poi inchiodati. Se non è possibile inchiodare alcune listoni perché in corrispondenza di impianti essi possono essere incollati. Come per la posa incollata lungo tutto il perimetro della stanza (su cui va posato il battiscopa) deve essere lasciato uno spazio di circa un centimetro per consentire al pavimento le normali dilatazioni. Per ogni listone vengono utilizzati almeno due chiodi di 4/5 cm di lunghezza. Essi vendono inchiodati con un martello o con una chiodatrice con un’inclinazione di 45°. Se i listoni vengono inchiodati su un piano legnoso la lunghezza dei chiodi dovrà essere adeguato allo spessore dello stesso; in questo ultimo caso se la chiodatura non dovesse essere sufficiente si potrà sopperire con un sistema misto:incollaggio e chiodatura.

Posa del parquet galleggiante (flottante)

Questo sistema viene utilizzato generalmente per il listone prefinto, di dimensioni notevoli. In questo caso sul piano di posa viene sistemato un sottile strato di materiale isolante acustico; sul piano così realizzato vengono posati i listoni di parquet, incollando gli incastri perimetrali con colla vinicola. E’ possibile la posa anche su pavimenti preesistenti.

Circa le GEOMETRIE DI POSA del parquet, ossia il disegno che ne risulta dallo accostamento dei vari elementi (listelli, listoni), esse sono numerose. Tra le più ricorrenti ricordiamo quelle: a spina di pesce, a tolda di nave (a cassero o a correre), a scacchiera, a fascia e bindello, artistiche, a mosaico,ecc. Dopo la posa (ad eccezione del parquet prefinto i cui listelli vengono verniciati direttamente da produttore) il pavimento necessita della fase di finitura, che può essere realizzata in tre modi: verniciatura, ceratura, trattamento ad olio. La VERNICIATURA Essa a seconda della lucentezza può essere lucida, similucida, opaca. La CERATURA è una finitura che esalta maggiormente la bontà del legno, alternativa alla verniciatura, per quasi tutti i tipi di legno, molto più delicata, che richiede particolari cure nella manutenzione. Il TRATTAMENTO AD OLIO non crea una pellicola sul legno ma lo impregna pur consentendo allo stesso di respirare. Questa finitura richiede una manutenzione più accurata. comprende una prima mano di fondo atta ad otturare i pori del parquet, seguita da diverse mani di vernice atte a creare una pellicola protettiva che facilita – tra l’altro – la successiva manutenzione del pavimento.

La "manutenzione del parquet" è una operazione semplice ma delicata e bisogna conoscere le tecniche adatte ai diversi tipi di legni. La pavimentazione realizzata mediante l’assemblaggio di liste (listelli e listoni) di legno a mezzo chiodi, colla o semplicemente poggiati sul massetto e incastrati tra loro, dicesi parchetto, dal francese parquet. Il pavimento di legno, come tutti gli altri tipi di pavimento, abbisogna di manutenzione. Se si vuole conservare nel tempo il parquet è necessario cercare di proteggere - con specifici ed appropriati prodotti - il trattamento superficiale (vernice o cera) dello stesso. Relativamente ad un parquet verniciato, la normale pulizia non richiede particolari accorgimenti. Con l’ausilio di una normale scopa o dell’aspirapolvere (utilizzando una spazzola a setola morbida) eliminare assiduamente dal pavimento resti quali: sassolini, briciole, sostanza in genere che con il calpestio possono compromettere la levigatura del parquet. Lavare infine con uno straccio morbido ben strizzato, avendo cura di seguire le venature del legno. Al riguardo, utilizzare solo acqua o prodotti specifici per parquet verniciato che non contengono sostanze a base di alcool che potrebbero danneggiare la pellicola di vernice. Per la protezione di quest’ultima in commercio esistono specifici prodotti per parquet (vedi la sezione prodotti di manutenzione) che vengono generalmente utilizzati diluiti nell’acqua. Quando il pavimento è asciugato completamente è opportuno passare uno straccio asciutto di cotone, seguendo la venatura del parquet in maniera efficace. Anche per la pulizia dei parquet rifiniti a cera non sono richieste particolari accorgimenti. Operare per le normali pulizie come per il parquet rifinito a vernice, avendo cura di passare periodicamente una mano di cera per parquet lasciandola assorbire dal legno in modo da formare una buona protezione. Come già detto, nei pavimenti di legno rifiniti a vernice soggetta ad usura è proprio la pellicola di vernice trasparente. Nei punti di intenso calpestio i segni di usura appaiono in maniera evidenti nell’arco di 10/15 anni. In questo caso necessita l’intervento del nostro personale specializzato. Se la pellicola di vernice non risulta particolarmente usurata, è sufficiente "carteggiare" tutto la superficie onde eliminare la patina superficiale danneggiata, procedendo a dare uno o due mani di vernice. Se il parquet è particolarmente rovinato è necessario procedere alla completa rilevigatura dello stesso, per poi dare tutte le mani necessarie di vernice. Il parquet può sopportare diversi interventi della specie, tenuto conto che la levigatura porta via uno strato di solo 2/3 decimo di mm. Quindi, possiamo senz’altro affermare che il pavimento di parquet è abbastanza indistruttibile, resiste bene all’usura per molti decenni. E’ necessaria però una manutenzione adeguata alla finitura superficiale. In presenza di una finitura in vernice, usure prodotti protettivi a base di resine, con frequenza da uno a tre mesi a secondo dell’intensità di calpestio. In presenza di parquet rifinito a cera, effettuare interventi di lucidatura con cere liquide con una frequenza settimanale/mensile in funzione dell’intensità di calpestio. Quindi, giornalmente sia per parquet rifiniti a vernice che per quelli rifiniti a cera vanno eseguite le normali pulizia a mezzo scopa o aspirapolvere, lavaggio con panno ben strizzato inumidito in acqua non schiumosa e non calda. Ovviamente, in situazioni straordinarie si effettuano interventi straordinari, di solito circa ogni decennio: la rilamatura del parquet. Questa operazione viene utilizzata per rimuovere completamente lo strato superficiale del parquet. Questo intervento radicale, relativamente ad un parquet in legno massiccio, nel corso dei vari decenni di vita dello stesso può essere ripetuto anche cinque/sei volte. Segue l’operazione di "stuccatura" eseguita con resine e polvere di legno, quindi abbiamo la "carteggiatura", seguite dalle necessarie mani di "verniciatura".