sabato 11 luglio 2009

Di tutto un po' ...


I pavimenti in legno caratterizzano l'ambiente in modo deciso. Il pavimento, come la porte di ingresso, rappresenta l’elemento di arredo di maggiore impatto. E’ espressione dello stile dell’ambiente che lo ospita, deve soddisfare requisiti estetici e funzionali. Vari sono i rivestimenti usati per i pavimenti ( legno, marmo, gres porcellanato, monocottura, bicottura). Il legno, grazie alle sue caratteristiche tecniche e naturali si presta per essere utilizzato in molteplici ambienti. Sono pavimenti fatti per durare nel tempo, se oggetto di adeguata manutenzione. Di assoluta importanza è la scelta dell’essenza, in funzione delle destinazione dell’ambiente (pubblico, aperto al pubblico, privato), e la corretta posa in opera. Per un arredamento domestico, il parquet è senz’altro il rivestimento più bello. Il mercato offre pavimentazioni in legno di qualità sempre maggiore, tecnicamente sempre più perfetti, la qualcosa ha notevolmente accorciato i tempi di posa in opera. In particolare, i pavimenti prefiniti già levigati e verniciati, necessitano della sola posa in opera. Per far fronte alle nuove tendenze di stile e di gusti, i pavimenti in legno si sono arricchiti di nuove essenze, nuovi formati, nuove tecniche di posa in opera, nuove composizioni (a intreccio, a correre, a listoni, a testa in avanti, a tolda di nave con le sue varianti). Dal punto di vista tecnico, la posa di un pavimento in legno (parquet) può essere a colla o flottante. Il parquet deve essere incollato su un fondo in piano, privo di irregolarità, umidità e polvere. Se necessario, la posa deve essere preceduta da un’operazione di rasatura, oppure bisogna ricorrere ad un autolivellante. Un fondo ben levigato favorisce la tenuta della colla. Sinteticamente, quando la colla è perfettamente asciutta ( necessitano circa 14 giorni), si procede con l’operazione di levigatura, con carta vetrata di grana sempre più fine. Come ultima operazione si procede con 2-3 mani di verniciatura. La posa flottante può essere realizzata su qualsiasi tipo di fondo. Su questo ultimo, dopo che lo stesso è stato pulito, viene applicata una membrana in nylon per preservare il pavimento dall’umidità. Subito sopra viene steso un sottopavimento che fa da materassino, tipo moquette, che assicura un adeguato isolamento termico ed acustico. Quindi si passa alla posa del parquet con l’ausilio di un martello di gomma e della colla per il necessario assemblaggio dello stesso. Sia con la posa a colla, che con quella flottante, tra le pareti ed il parquet bisogna lasciare uno spazio di circa un centimetro, per la dilatazione che subirà il pavimento a causa delle escursioni termiche. Parlando di pavimenti in legno non si può non ricordare quello in laminato che dal punto di vista estetico si avvicina al pavimento in legno, ma possiede tutti i requisiti dei materiali compositi, non abbisogna di manutenzione, non teme l’usura, è pratico ed ecologico.

Posa incollata del parquet (incollaggio)

Il sistema più usato per la posa in opera delle pavimentazioni di legno e rappresentato dalla “posa incollata”. In questo caso il pavimento di legno viene incollato ad un sottofondo di cemento con idonei collanti. Il fondo deve essere perfettamente asciutto e non deve presentare tracce di umidità che finirebbero per danneggiare il parquet. Perché il “massetto” su cui viene posato (incollato) il pavimento di legno sia perfettamente asciutto è necessario aspettare circa due/tre mesi. In questo caso con una spatola a denti triangolari si stende la colla creando le “righe” di colla. Occorre dosare bene la quantità di colla da stendere onde evitare che la colla in esubero crei delle imperfezioni. La grandezza delle “righe” di colla dipenderà ovviamente dalla grandezza del listello e dalla bontà del piano su cui viene posato il pavimento di legno. Lungo il perimetro della stanza deve essere lasciato uno spazio (giunto) di circa un centimetro, ove verrà sistemato il battiscopa, onde consentire le normali dilazioni del pavimento di legno. Spesso per ragioni di tempo e soprattutto di costi il parquet viene posato direttamente sul vecchio pavimento.

Posa in opera inchiodata (chiodatura)

Questo sistema trova applicazione in particolare per i parquet a listoni massicci di adeguate dimensioni lavorati a “maschio” e “femmina”. Trattasi generalmente di listoni dallo spessore che varia da 1cm a 2,2cm., con larghezza dai 6 a 14 cm ed una lunghezza che partendo da 40/50 cm arriva anche a 2 metri. Gli elementi vengono incastrati tra loro e poi inchiodati. Se non è possibile inchiodare alcune listoni perché in corrispondenza di impianti essi possono essere incollati. Come per la posa incollata lungo tutto il perimetro della stanza (su cui va posato il battiscopa) deve essere lasciato uno spazio di circa un centimetro per consentire al pavimento le normali dilatazioni. Per ogni listone vengono utilizzati almeno due chiodi di 4/5 cm di lunghezza. Essi vendono inchiodati con un martello o con una chiodatrice con un’inclinazione di 45°. Se i listoni vengono inchiodati su un piano legnoso la lunghezza dei chiodi dovrà essere adeguato allo spessore dello stesso; in questo ultimo caso se la chiodatura non dovesse essere sufficiente si potrà sopperire con un sistema misto:incollaggio e chiodatura.

Posa del parquet galleggiante (flottante)

Questo sistema viene utilizzato generalmente per il listone prefinto, di dimensioni notevoli. In questo caso sul piano di posa viene sistemato un sottile strato di materiale isolante acustico; sul piano così realizzato vengono posati i listoni di parquet, incollando gli incastri perimetrali con colla vinicola. E’ possibile la posa anche su pavimenti preesistenti.

Circa le GEOMETRIE DI POSA del parquet, ossia il disegno che ne risulta dallo accostamento dei vari elementi (listelli, listoni), esse sono numerose. Tra le più ricorrenti ricordiamo quelle: a spina di pesce, a tolda di nave (a cassero o a correre), a scacchiera, a fascia e bindello, artistiche, a mosaico,ecc. Dopo la posa (ad eccezione del parquet prefinto i cui listelli vengono verniciati direttamente da produttore) il pavimento necessita della fase di finitura, che può essere realizzata in tre modi: verniciatura, ceratura, trattamento ad olio. La VERNICIATURA Essa a seconda della lucentezza può essere lucida, similucida, opaca. La CERATURA è una finitura che esalta maggiormente la bontà del legno, alternativa alla verniciatura, per quasi tutti i tipi di legno, molto più delicata, che richiede particolari cure nella manutenzione. Il TRATTAMENTO AD OLIO non crea una pellicola sul legno ma lo impregna pur consentendo allo stesso di respirare. Questa finitura richiede una manutenzione più accurata. comprende una prima mano di fondo atta ad otturare i pori del parquet, seguita da diverse mani di vernice atte a creare una pellicola protettiva che facilita – tra l’altro – la successiva manutenzione del pavimento.

La "manutenzione del parquet" è una operazione semplice ma delicata e bisogna conoscere le tecniche adatte ai diversi tipi di legni. La pavimentazione realizzata mediante l’assemblaggio di liste (listelli e listoni) di legno a mezzo chiodi, colla o semplicemente poggiati sul massetto e incastrati tra loro, dicesi parchetto, dal francese parquet. Il pavimento di legno, come tutti gli altri tipi di pavimento, abbisogna di manutenzione. Se si vuole conservare nel tempo il parquet è necessario cercare di proteggere - con specifici ed appropriati prodotti - il trattamento superficiale (vernice o cera) dello stesso. Relativamente ad un parquet verniciato, la normale pulizia non richiede particolari accorgimenti. Con l’ausilio di una normale scopa o dell’aspirapolvere (utilizzando una spazzola a setola morbida) eliminare assiduamente dal pavimento resti quali: sassolini, briciole, sostanza in genere che con il calpestio possono compromettere la levigatura del parquet. Lavare infine con uno straccio morbido ben strizzato, avendo cura di seguire le venature del legno. Al riguardo, utilizzare solo acqua o prodotti specifici per parquet verniciato che non contengono sostanze a base di alcool che potrebbero danneggiare la pellicola di vernice. Per la protezione di quest’ultima in commercio esistono specifici prodotti per parquet (vedi la sezione prodotti di manutenzione) che vengono generalmente utilizzati diluiti nell’acqua. Quando il pavimento è asciugato completamente è opportuno passare uno straccio asciutto di cotone, seguendo la venatura del parquet in maniera efficace. Anche per la pulizia dei parquet rifiniti a cera non sono richieste particolari accorgimenti. Operare per le normali pulizie come per il parquet rifinito a vernice, avendo cura di passare periodicamente una mano di cera per parquet lasciandola assorbire dal legno in modo da formare una buona protezione. Come già detto, nei pavimenti di legno rifiniti a vernice soggetta ad usura è proprio la pellicola di vernice trasparente. Nei punti di intenso calpestio i segni di usura appaiono in maniera evidenti nell’arco di 10/15 anni. In questo caso necessita l’intervento del nostro personale specializzato. Se la pellicola di vernice non risulta particolarmente usurata, è sufficiente "carteggiare" tutto la superficie onde eliminare la patina superficiale danneggiata, procedendo a dare uno o due mani di vernice. Se il parquet è particolarmente rovinato è necessario procedere alla completa rilevigatura dello stesso, per poi dare tutte le mani necessarie di vernice. Il parquet può sopportare diversi interventi della specie, tenuto conto che la levigatura porta via uno strato di solo 2/3 decimo di mm. Quindi, possiamo senz’altro affermare che il pavimento di parquet è abbastanza indistruttibile, resiste bene all’usura per molti decenni. E’ necessaria però una manutenzione adeguata alla finitura superficiale. In presenza di una finitura in vernice, usure prodotti protettivi a base di resine, con frequenza da uno a tre mesi a secondo dell’intensità di calpestio. In presenza di parquet rifinito a cera, effettuare interventi di lucidatura con cere liquide con una frequenza settimanale/mensile in funzione dell’intensità di calpestio. Quindi, giornalmente sia per parquet rifiniti a vernice che per quelli rifiniti a cera vanno eseguite le normali pulizia a mezzo scopa o aspirapolvere, lavaggio con panno ben strizzato inumidito in acqua non schiumosa e non calda. Ovviamente, in situazioni straordinarie si effettuano interventi straordinari, di solito circa ogni decennio: la rilamatura del parquet. Questa operazione viene utilizzata per rimuovere completamente lo strato superficiale del parquet. Questo intervento radicale, relativamente ad un parquet in legno massiccio, nel corso dei vari decenni di vita dello stesso può essere ripetuto anche cinque/sei volte. Segue l’operazione di "stuccatura" eseguita con resine e polvere di legno, quindi abbiamo la "carteggiatura", seguite dalle necessarie mani di "verniciatura".