sabato 22 novembre 2008

Auguri di Cuore


Cosa ho imparato dalla vita

Che per quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferira’. Per questo bisognera’ che tu la perdoni.
Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi giorni per distruggerla.
Che non dobbiamo cambiare gli amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.

Che le circostanze e l’ambiente hanno influenza su di noi, ma noi rimaniamo responsabili di noi stessi.
Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.
Che gli eroi sono persone che hanno fatto cio’ che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.
Che la pazienza richiede molta pratica.
Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.
Che solo perche’ qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.
Che non devi mai dire ad un bambino che i sogni sono sciocchezze: sarebbe una tragedia se lo
credesse.
Che non sempre e’ sufficiente essere perdonati da qualcuno. Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.
Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si e’ spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ricomponi.
Che Dio, probabilmente, vuole che incontriamo un po’ di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, cosi’ quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.
Che quando la porta della felicita’ si chiude, un’altra se ne apre, ma tante volte guardiamo cosi’ a lungo quella chiusa, da non vedere quella che si e’ aperta per noi.
Che la miglior specie d’amico e’ quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico o camminare insieme, senza dire una parola, e quando va via senti che e’ come se fosse stata la migliore conversazione mai
avuta.
Che non conosciamo cio’ che abbiamo prima di perderlo, ma non sappiamo neanche’ cio’ che ci e’ mancato prima che arrivi.

Che ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un’ora per piacergli e un giorno per amarlo, ma ci vuole tutta una vita per dimenticarlo.
Che puoi avere abbastanza felicita’ da renderti dolce, difficolta’ a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.
Che le piu’ felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa sul loro cammino.
Che il miglior futuro nasce da un passato dimenticato e non puoi andare bene nella vita senza scordare i tuoi fallimenti passati e i tuoi dolori.

Che quando sei nato stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano, e devi vivere la tua vita in modo che quando te ne andrai, tu sia l’unico a sorridere e tutti intorno a te a piangere.

BUON NATALE,
a questo augurio carico di gioia e di.... speranza, vogliamo aggiungere la nostra profonda riconoscenza per la costante fiducia che in tutti questi anni avete riposto in noi.
Grazie ancora per essere stati con noi tutto questo tempo e di nuovo auguri per un Sereno (si spera) 2009.

Senza Cera

Roberto Campi

Fai sempre cio’ che ritieni piu’ giusto e che ti fa stare bene.

Nella vita l’importante e’ essere felici !



domenica 15 giugno 2008

Pavimenti di legno a plancia unica

I pavimenti in legno hanno fatto storia. Per chi ama gli ambienti calorosi o per chi punta sulla durata nel tempo, da ormai molti secoli il legno è la materia prima più importante.
Le varianti dei pavimenti in legno tradizionali sono i parquet prefiniti, i parquet a plancia unica e le doghe in legno naturale.
Dalla continua evoluzione del parquet i pavimenti in legno a plancia unica sono ormai diventati prodotti industriali moderni e la loro struttura a tre strati è sinonimo di robustezza e durata nel tempo. La vasta scelta di finiture non pone limiti, dal pavimento moderno a quello rustico, con superficie prelevigata, pronta per la successiva applicazione di oli e vernici, oppure già oliata, pronta per essere posata; finiture particolari come le spazzolate o le decapate offrono alternative particolarmente gradite ad arredatori ed architetti.
Grazie alla lavorazione a maschio e femmina su teste e lati la messa in opera viene realizzata soprattutto con la posa flottante su pavimentazioni esistenti senza essere costretti a sostenere costi e disagi notevoli dovuti al rifacimento dei sottofondi. Sono sicuramente piu’ affidabili dei pavimenti tradizionali non maschiati per stabilita’, complanarita’, aspetto ed assemblaggio. La lavorazione a maschio e femmina viene eseguita con dischi diamantati, per garantire un montaggio preciso, facile e veloce. L’incastro evita errori nella posa, il risultato è un pavimento perfetto, il quale non necessita di ulteriori tempi d’attesa, potrete quindi camminarci sin da subito.
Il pavimento a plance soddisfa le esigenze più diverse e i più moderni procedimenti di lavorazione garantiscono una qualità senza precedenti.
Il pavimento in legno ideale per ogni ambiente. Adatto sia nei locali di nuova costruzione che per la ristrutturazione.
Grazie al suo ridotto spessore può raccordarsi facilmente anche a pavimenti di diversa natura e\o già esistenti.
Adatto anche a locali ad uso commerciale la plancia unica è un pavimento in legno a doga intera, che esalta tutta il prestigio e la particolarità di questa tipologia di pavimento, ma con un accorgimento tecnologico che permette di abbassare i costi e di renderlo più resistente.
La plancia unica in essenza pregiata, normalmente è destinata ad ambienti ricercati, in quanto occorre selezionare le tavole, scegliere i legni migliori, per avere un effetto estetico valido, pertanto non sempre è possibile soddisfare questa scelta.
La plancia in legno prefinita supportatata, è invece una soluzione geniale, perchè conuiga ottime caratteristiche tecniche alla ottimizzazione dell'essenza, creando un binomio perfetto tra bello e accessibile.
Per ultimo, ma non meno importante, la messa in opera flottante su sottofondi particolarmente tecnici con membrana antiumido accoppiata offre un compromesso ottimale per l’assorbimento del rumore di calpestio trasmesso e del rumore nell’ambiente e garantisce delle realizzazioni altrimenti impossibili per il pavimento incollato su sottofondi non perfettamente complanari o con presenza di umidita’ di risalita.













Senza Cera.

mercoledì 14 maggio 2008

I Laminati sono ecologici

I laminati sono materiali da pavimentazione di alta qualita' che possono essere utilizzati per il design decorativo degli interni. Sono facili da installare, duraturi, facili da mantenere ed offrono un buon rapporto qualita' / prezzo. I laminati sono prodotti su base industriale con una gamma di classi di applicazione che rispondono a diversi utilizzi. Essi sono costituiti prevalentemente da materia naturale in legno ed hanno caratteristiche vantaggiose. Oltre alle loro caratteristiche funzionali positive, i laminati vantano un profilo ecologico che rende questi prodotti non dannosi sia per la salute sia per l'ambiente. Il testo che segue intende fornire ulteriori dettagli su queste caratteristiche in una forma breve e facile da comprendere.

Composizione: un prodotto amico dell'ambiente basato sul legno.

Il nucleo centrale di un pavimento laminato e' costituito da pannelli ad alta densita' di fibra di legno (HDF). I pannelli HDF sono formati per il 90% da fibre di legno e per il rimanente 10% da resina biocompatibile. Lo strato superficiale dei pannelli HDF e' generalmente costituito da numerosi strati di carta ad alta qualita' impregnata di una resina melaminica trasparente. La parte inferiore presenta un sottofondo. I pavimenti laminati sono pertanto formati dalle fibre della materia prima rinnovabile in legno insieme ad una piccola quantita' di resina sintetica. Sono realizzati in moderni impianti produttivi che rispettano le norme attuali in tema di rispetto delle emissioni e delle misure di protezione ambientale. Molti degli impianti posseggono inoltre produzioni autonome di energia e di calore. I positivi dati prestazionali riguardo al ciclo di vita dei prodotti basati sul legno si applicano quindi in linea di principio ai pavimenti laminati. La resina melaminica utilizzata per l'impregnazione della carta dello strato superficiale e' a base d'acqua, ossia non contiene solventi organici e, una volta galvanizzata, forma una superficie estremamente resistente agli agenti chimici, all'acqua, ai solventi organici, alla luce e alla temperatura. I decori sono stampati utilizzando tecnologie moderne con inchiostri e pigmenti che non sono dannosi per la salute. Lo strato superficiale dei pannelli contiene una sostanza naturale a base minerale (corindone) che fornisce una protezione ulteriore contro l'usura. Il sottofondo del pannello puo' essere fornito, a richiesta, di un rivestimento antirumore. Tutti i componenti di un pavimento laminato sono prodotti senza aggiunta di pesticidi, composti organico-clorinati e metalli pesanti nocivi; inoltre gli strati superficiali non contengono nessun agente plastificante. I pavimenti laminati sono prodotti duraturi e resistenti all'usura; possono essere facilmente rimpiazzati e riparati grazie alle connessioni senza colla oggi solitamente utilizzate. Questi pavimenti possono essere smaltiti come rifiuti indifferenziati senza alcun problema in quanto adatti al riciclaggio materiale e termico. Pertanto i pavimenti rimossi non costituiscono rifiuti speciali e il loro smaltimento risulta piu' economico.

Emissioni:privi di odori ed emissione di sostanze rischiose molto contenute.


I pavimenti laminati sono privi di odore e presentano emissioni molto contenute. Cio' e' dovuto sia alla loro composizione sia al loro processo produttivo. Sudi recentissimi hanno dimostrato che il livello di emissioni di sostanze organiche da questa tipologia di pavimentazioni e' trascurabile. Si tratta di un risultato che non sorprende dato che il processo produttivo non comporta l'utilizzo di alcun solvente organico. Si possono riscontrare tracce occasionali di composti volatili contenuti nel legno che tendono a scomparire in breve tempo. Il materiale di sottofondo dei pavimenti laminati produce anch'esso deboli emissioni e, se correttamente posato, non ha alcun impatto sulla qualita' dell'aria interna. Un altro inquinante molto noto e' la formaldeide. Nonostante questa sostanza sia presente nella resina melaminica, essa e' fissata irreversibilmente tramite vulcanizzazione nella struttura della resina. Le emissioni di formaldeide da pavimenti laminati sono pertanto molto al di sotto dei limiti di legge. Numerose misurazioni effettuate su moderni pavimenti laminati rivelano valori di emissioni di formaldeide comparabili a quelli del legno in natura. I pavimenti laminati, dunque, hanno un impatto nullo o trascurabile in termini di inquinamento indoor attraverso odori o sostanze nocive. I pavimenti stesi, poi, non assorbono nessuna di queste sostanze.

Igiene: facili da pulire e adatti agli allergici.

I pavimenti laminati sono prodotti - come descritto in precedenza - senza pesticidi, composti organo-clorinati e metalli pesanti nocivi. Non esiste, quindi, nessuna possibilita' che gli utenti finali vengano in contatto con queste sostanze nocive. Questi pavimenti sono molto facili da tener puliti. Lo sporco e la polvere possono essere rimossi completamente dalla superficie liscia dei laminati tramite spazzolatura, pulizia a vapore oppure a secco mantenendo il pavimento assolutamente pulito ed in perfette condizioni igieniche. Inoltre, lo strato superficiale non poroso costituisce un ambiente sfavorevole per lo sviluppo e la proliferazione di acari ed altri microrganismi allergenici. Questa caratteristica, unita alla facilita' di pulizia, rende pertanto questi pavimenti particolarmente adatti a chi soffre di allergie.

Conclusioni: i pavimenti laminati sono prodotti ecosostenibili.

In definitiva, si puo' concludere che i pavimenti laminati siano prodotti di alta qualita' anche dal punto di vista ambientale. Vengono prodotti su scala industriale utilizzando una tecnologia produttiva moderna e contengono prevalentemente fibre di legno naturale. Anche gli altri componenti dei laminati sono ecocompatibili. I pavimenti laminati sono molto vantaggiosi in tutti gli aspetti funzionali della loro applicazione e rispettano ampiamente i requisiti attuali in tema di protezione della salute e dell'ambiente.

Senza Cera.



*Elementi tecnici forniti dall'Istituto Fraunhofer per la ricerca sul legno in Germania.

mercoledì 9 aprile 2008

Il parquet prefinito multistrato


Vantaggi e limiti.

Oltre alla posa in opera piu’ veloce rispetto agli elementi monostrato di legno naturale grezzi, i vantaggi e le qualita’ intrinseche che caratterizzano gli elementi stratificati con incastri si possono cosi’ riassumere:
  • Maggiore praticita', perche' il parquet preverniciato non necessita di altre lavorazioni dopo la posa, cosicche' si ha la totale assenza di polveri nell'ambiente, maggiore pulizia dei locali durante l'installazione e assenza di polveri generate dalla fase di verniciatura.
  • Migliore e piu' omogenea finitura, perche' questo trattamento si esegue direttamente in azienda con prodotti specifici a essiccazione a raggi ultravioletti (UV), generando cosi', oltre all' omogeneita' di spalmatura del velo verniciante, anche la finitura che rimane piu' resistente all'usura e all'abrasione. Tra l'altro, vi sono finiture all' ossido di alluminio o a essiccazione UV che garantiscono la massima resistenza anche all'incisione e all'impatto.
  • Migliore qualita' del legno utilizzato per lo strato nobile di calpestio, non solo perche' il medesimo risponde in modo piu' che esauriente alla scelta stabilita dalla norma comunitaria, ma anche perche', selezionando le liste lignee da incollare al supporto direttamente in azienda, e' possibile garantire e realizzare commesse con elementi piu' omogenei, dal punto di vista del cromatismo, del disegno e della figura, delle venature. Proprieta' e specificita' che caratterizzano la naturale morfologia strutturale del legno e, conseguentemente, le doti cromatiche che un qualsiasi tipo di pavimentazione di legno esprime in modo intrinseco e naturale.
  • Ottima stabilita', grazie alla stratificazione strato nobile/adesivo/supporto che, se ben organizzata (per quel riguarda i differenti materiali utilizzati, gli spessori, la sagomatura e gli incastri), diminuisce notevolmente i movimenti di posa.
  • La durata dell'elemento puo' essere molto "interessante", se questo e' stato ideato per avere la giusta composizione e sagomatura: l'elemento, infatti, diventa flessibile ed e' in grado di compensare le eventuali piccole irregolarita' del sottofondo. Inoltre, se e' ben calibrato, le proprieta' strutturali consentono di ridurre al minimo le deformazioni indotte dalle variazioni climatiche, conservandone stabilita' e planarita', che permettono di ridurre al minimo le deformazioni indotte dalle variazioni climatiche, conservandone stabilita' e planarita', che permettono di ridurre gli interventi di levigatura (a meno che non si debbano eliminare eventuali segni di usura superficiale)
  • L'aspetto estetico gradevole e l'assenza di accumulo di sporco sono assicurate se le lavorazioni dei fianchi sono ad angolo retto (per evitare svasature che possono creare anomale fessure durante l'accostamento degli elementi) e se sulla superficie del piano di calpestio non vi sono impurita' generate dal processo di finitura.
  • E' indubbio che se l'elemento stratificato ha uno spessore di legno nobile di 2,5 mm. (il minimo per essere considerato elemento per parquet) puo' essere levigato meno volte rispetto a un elemento monostrato di pari spessore senza incastri o di un elemento monostrato maschiato, dove il legno utile sopra l'incastro e' almeno 4 mm. dopo la prima rasatura-lamatura.

Tecniche di posa.

La tecnica di posa dipende soprattutto dallo spessore e dalle dimensioni dell'elemento stratificato. Se lo spessore e' superiore a 14 - 16 mm. la larghezza superiore a 80 - 90 mm. e la lunghezza oltre gli 1000 mm. spesso si preferisce utilizzare la posa flottante, mentre se le dimensioni sono ridotte e la stratificazione e' del tipo a due strati (supporto in pannello base e starto di legno nobile) e' piu' che consigliata la posa in opera mediante impiego di adesivo. Per quanto riguarda infine le indicazioni specifiche per il sottofondo, l'ambiente e le condizioni operative di posa, esse sono del tutto uguali a quelle previste per tutti gli altri differenti tipi di elementi lignei da posa per parquet, ossia:
  • Massetto stagionato. di spessore adeguato, che risuoni di pieno, con barriera vapore inserita nello spessore, esente da umidita' residua superiore a 1,5 - 2 % e con lo strato superficiale che non crei polvere o sgranature.
  • Condizioni ambientali con umidita' relativa dell'aria compresa tra 45 e 65 % e temperatura tra 16 e 21° C.
Senza Cera.

giovedì 6 marzo 2008

Un pavimento High -Tech

Un design accattivante, elevata resistenza, un buon rapporto qualita’ prezzo, queste le qualita’ dei pavimenti in laminato universalmente riconosciute. Un’ innovativa tipologia di pavimentazioni che offre pero’ ben oltre. I moderni pavimenti in laminato sono dei veri e propri prodotti d’alta tecnologia che hanno conquistato una stabile porzione di mercato con prezzi ben definiti. Un pavimento in laminato di buona qualita’ difficilmente ha un prezzo inferiore ai 20 euro a metro quadrato e presenta delle caratteristiche in grado di rendere ancora piu’ confortevole la propria abitazione. Un’indagine sui siti web dei maggiori produttori mostra agli utenti interessati, oltre agli indispensabili standard attualmente previsti – tra i quali materiali per la riduzione del rumore di calpestio – una quantita’ di sbalorditive innovazioni tecniche. Basti citare i sistemi di posa veloce senza colla che consentono di incastrare perfettamente tra le doghe tra loro ed eventualmente smontarle e riposarle senza problemi, o ancora le superfici antistatiche che impediscono l’elettrizzazione dei corpi. Ultimamente e’ stato presentato anche un pavimento in laminato resistente all’umidita’, ideale per le stanze da bagno. Il classico processo di produzione delle doghe per pavimentazione in laminato consiste nel rivestimento di un pannello di supporto con un foglio decorativo di carta piu’ una pellicola protettiva realizzata in una speciale resina melaminica. Oggi i pavimenti in laminato vengono prodotti con una tecnica a stampa diretta che prevede la stampa del motivo decorativo direttamente sul pannello, successivamente rifinito con uno strato di lacca. Un sistema che spalanca nuove possibilita’ di progettazione per innovativi effetti ottici e tattili. Cio’ che la superficie di un pavimento laminato oggi puo’ offrire va ben oltre l’immaginazione. La goffratura a registro e’ la nuova frontiera, una tecnica di stampa che conferisce alle pavimentazioni struttura e profondita’. Gli elementi decorativi in legno e pietra sorprendono per la loro autenticita’. Di grande attualita’ sono le superfici “handscraped”, caratterizzate da una fattura d’alta qualita’, quasi i singoli listoni fossero lavorati a mano. E’ cosi’ possibile riprodurre i piu’ svariati legni esotici senza che neanche un albero sia abbattuto. Laccati o rivestiti con la tradizionale resina melaminica, caratterizzati da superfici opache o lucide, i pavimenti in laminato offrono sempre un’originale soluzione per qualsiasi ambiente e per qualsiasi stile d’arredamento. Per quanto riguarda i formati e i modelli la scelta e’ estremamente varia. Particolare successo riscuotono i listoni in legno rustico con scanalatura a V sui due o sui quattro lati che conferiscono una venatura naturale e uno stile classico al pavimento. Anche i piu’ tradizionali modelli a tolda di nave e i listoni a 2 strip continuano a mantenere una presenza importante sul mercato. Il passo e’ segnato pero’ dai nuovi listoni, sempre piu’ eleganti e longilinei, con i loro 150 mm di larghezza e 1400 di lunghezza, adatti per la messa in opera in ogni ambiente.

domenica 3 febbraio 2008

Due scelte diverse un ottimo acquisto.


Perché scegliere il pavimento in parquet


Buon isolamento acustico, facilità di manutenzione, ma anche il piacere di camminare per casa a piedi nudi, sono alcuni dei vantaggi del pavimento in legno.
Perché il risultato sia ineccepibile e duraturo è necessaria una messa in opera particolarmente curata. Vediamo le
caratteristiche di ciascun metodo.
La posa tradizionale
- Il sistema classico prevede l'inchiodatura dei listoni di legno massiccio su listelli di forma trapezoidale affondati nel massetto di cemento (lo strato sottostante la finitura). Questo tipo di posa viene normalmente scelta quando occorre ripristinare un sottofondo fortemente comprom
esso, oppure se si vuole conferire alla pavimentazione una certa elasticità provvedendo al contempo a un ottimo isolamento. Il metodo piu' usato resta pero' il solo incollaggio sul pavimento esistente se sufficientemente complanare. Dopo un tempo tecnico necessario per l'assestamento (solitamente due settimane) si procede alla levigatura e finitura del prodotto. I tempi sono piuttosto lunghi.

Un metodo molto veloce
- Il parquet prefinito si può realizzare direttamente sul pavimento preesistente (di marmo, ceramica
ecc.) ricorrendo alla posa per incollaggio ed a quella galleggiante. In entrambi i casi le doghe vengono assemblate per semplice incastro. Sono le più indicate in caso di operazioni rapide, per esempio in alloggi abitati e ristrutturazione leggera, dove in una giornata di lavoro un operatore capace è in grado di posare il parquet in un locale di notevoli dimensioni.

Il pavimento in legno garantisce:

- Un buon isolamento termico;

- Un buon isolamento acustico;

- Un'ottima resistenza all'usura: le intrinseche doti di durezza e di elasticità fanno preferire il
parquet per ogni tipo di impianto sportivo;

- L'economicità: considerata la sua lunga conservazione, in funzione anche della facilità di ripristino e di riparazione, il pavimento in legno è sicuramente, tra tutte le pavimentazioni, quello che
consente, nel tempo, il massimo ammortamento del costo iniziale;

- La facilità di manutenzione: trattamenti della sua superficie con appositi prodotti consentono una eccellente conservazione e un'ottima pulizia con il minimo impegno di manutenzione.


La scelta di una specie legnosa è dettata dal gusto personale, ma occorre considerare la funzione del locale in cui si posa il parquet.
Nel bagno o in cucina, dove vi è molta umidità due legni adatti sono il Teak e l'Iroko, usati anche per i bordi delle piscine e per i mobili da giardino, perché sono dei legni che non si modificano per il caldo o l'umidità. E’ bene precisare inoltre che per quanto consigliati anche queste tipologie di legno se sollecitate sono destinate a rovinarsi facilmente, quindi la vostra cura ed attenzione sara’ la sola vera protezione del pavimento scelto. In piccoli ambienti è preferibile usare formati piccoli perché la superficie calpestabile è ridotta e il disegno non rende come dovrebbe.
Solitamente, poi, non si cambia il tipo di posa e la specie legnosa tra la zona giorno e la zona notte.

Perché scegliere il pavimento in laminato di alta qualita'.

Le differenze tra un pavimento in laminato classe 31 e un parquet tradizionale sono molte e possono sinteticamente essere riassunte in:

- Economicità. Un pavimento in laminato può costare fino a 5 volte meno di un parquet tradizionale in legno
- Facilità di posa. Può essere posato da chiunque,
senza l'utilizzo di colle, non necessita di finiture o verniciature;una volta posato è "pronto all'uso."
- Elevata resistenza agli urti ai graffi e all'usura
grazie alla sua base di materiale ad alta densità HDF.
- Può essere posato sopra un pavimento preesistente.

- Le speciali finiture superficiali le conferiscono un aspetto del tutto simile al parquet tradizionale grazie anche alla vasta gamma di decori disponibili e alle nuovissime finiture naturali, spazzolate e oliate.

Le regole fondamentali della posa

Le condizioni di utilizzo ottimali si ottengono posando il pavimento in laminato su una base pulita e asciutta.

Nell'imballo ancora chiuso, conservare nella stanza i pavimenti in laminato a temperatura ambiente e in posizione orizzontale. Prima, durante e almeno tre giorni dopo la posa dovranno essere soddisfatte le seguenti condizioni spazio-climatiche: Temperatura del pavimento: min. 15°C -
Temperatura ambiente: min. 18°C - Umidità atmosferica: 50 – 75%.
Per questioni estetiche i pavimenti in laminato dovrebbero essere posati sempre in direzione longitudinale rispetto alla fonte luminosa principale. Prima della posa, calcolare la larghezza dell'ultima fila di listelli che non dovrebbe essere inferiore a 5 cm. Eventualmente tagliare in lunghezza già la prima fila di listelli.
La posa del pavimento in laminato è del tipo "galleggiante", ovvero i listelli non devono essere incollati, inchiodati o altrimenti fissati al sottopavimento. Dopo la posa fissare gli zoccolini soltanto nella parete e non al pavimento!



sabato 19 gennaio 2008

La qualita' sempre e comunque !!!!


Abbiamo parlato spesso della necessita' di adeguarsi, anche nel nostro paese, agli standard severi della Germania e del Nord Europa in generale, dove nessuno puo' accedere ad un mestiere senza aver frequentato una scuola specifica, superato degli esami, ottenuto un diploma, portato a termine un periodo di apprendistato. Abbiamo sempre apertamente criticato i posatori "fai da te" che posano indifferentemente tutto dal parquet alle piastrelle facendo magari anche qualche lavoro di idraulica o su gli impianti elettrici. I camioncini che si vedono girare con scritte del tipo "Elettricista, idraulico, posatore, imbianchino, falegname" ci hanno sempre un po' stupito perche' riteniamo che un mestiere cosi' complesso, come quello del posatore di pavimenti in legno, meriti una formazione piu' adeguata. Il proliferare di aziende di posa improvvisate ha recato grandi danni all'immagine del parquet con il conseguente aumento di cause e di liti giudiziarie che, se da un lato hanno fatto la gioia dei vari consulenti tecnici, dall' altro rischiano di dare al parquet la fama di un pavimento difficile. Fortunatamente i dati di crescita in tutta Europa della produzione e della vendita dei pavimenti in legno smentiscono questa fama , ma e' doveroso non cullarsi sugli allori. La situazione rischia addirittura di peggiorare grazie alla campagna di liberalizzazione sfrenata dell'attuale governo che, d'altra parte recepisce direttive specifiche dell'Unione Europea. Persino l'austera Germania, roccaforte da centinaia di anni delle scuole di parchettisti, dovra' rivedere, almeno in parte, le sue severe impostazioni, altrimenti come potrebbe, ad esempio, un posatore polacco lavorare in Germania - il che rappresenta un suo preciso diritto - senza la formazione richiesta dai tedeschi ? Quindi l'arma vincente dal produttore al consumatore finale sara' sempre la qualita' del servizio offerto e della posa in opera specializzata. Il futuro del parquet non deve consistere in una lotta al ribasso su chi offre un prodotto (magari scadente) a poco prezzo messo in opera da posatori incompetenti e sottopagati, quanto in una politica che privilegi la qualita' del prodotto e del servizio offerto ad un prezzo equo.