domenica 6 dicembre 2009

A Tutti, di piu' ! Auguri di Cuore ...


Ci sono cose che non puoi vedere con gli occhi: devi vederle con il cuore e questo non è facile. Se ritrovi lo spirito della giovinezza dentro di te, con l’ esperienza di adesso e i sogni di allora, potrai farlo rivivere e cercare una strada nell'avventura che chiamiamo vita, verso un destino migliore. E il tuo cuore non sarà mai stanco ne' vecchio.
Torna ad apprezzare la semplicita'. Non si puo' dare valore e importanza solo ai grandi eventi della vita. Bisogna sapere vedere la bellezza che c'e' anche nelle piccole cose. E' questo che ti fa sentire speciale, felice. Una volta Benjamin Franklin disse che la felicita' umana non e' tanto frutto di grandi colpi di fortuna che capitano raramente, quanto nelle piccole soddisfazioni quotidiane.
Danza sulla musica che senti. Metti alla prova te stesso per aprire il tuo spirito e il tuo cuore alle meraviglie che hai davanti. Attingi alla verità, una sorsata per volta, e rendi la tua vita un capolavoro. Ciò farà la differenza. L’ha fatta, per me.
Ho imparato che l’amore non conosce limiti quanto alla sua durata, né fine per i suoi atti di fiducia e neanche tramonto per le speranze, può sopravvivere a ogni cosa.
Alcune cose saranno sempre più forti del tempo e della distanza, più profonde del linguaggio e delle abitudini: seguire i propri sogni e imparare a essere se stessi, condividendo con gli altri la magia di quella scoperta ...

E soprattutto: TROVA IL TUO SOGNO. Un essere umano senza sogni non troverà mai uno scopo per il quale vivere ...

"Credi alla forza dei tuoi sogni e loro diventeranno realtà"

Questo Natale regalati una speranza ...

AUGURI ...

Un Abbraccio grande ...

Luca e Roberto Campi


domenica 11 ottobre 2009

Tradizionale o Prefinito ?

Tra un parquet tradizionale e uno prefinito il risultato estetico è pressoché lo stesso e la differenza non è visibile. Ci sono, tuttavia, alcuni diverse modalità di posa che fanno scegliere un tipo piuttosto che un altro in base alle necessità e ai tempi a disposizione.
Gli elementi prefiniti, per esempio, sono da preferire quando l'urgenza non consente il rispetto di tempi lunghi, oppure quando, in una casa ristrutturata, viene messo in opera su un pavimento preesistente. Se non si vogliono segare troppo le porte meglio utilizzare degli spessori da 10mm (si trovano anche nei prefinti di ultima generazione). Il pavimento in legno massiccio richiede tempi più lunghi per posa e finitura: fino a 45 giorni in base al tipo di posa.
Le essenze più richieste sono quelle tropicali (iroko, lapacho, teak, doussiè, ipè, padouk, wengè) perché si trovano in un'ampia scelta di colori e tonalità con molteplici possibilità di abbinamento. Inoltre possiedono mediamente un maggiore grado di durezza di quelle europee (acero, noce, frassino, robinia, larice, rovere, ulivo).
Il prefinito è senz'altro preferibile quando si vuole rifare il pavimento senza spostarsi da casa, evitando il disagio di un cantiere e il trasloco dei mobili: veloce e facile da posare, è calpestabile dopo un giorno dall'incollaggio dato che si evitano lamatura e verniciatura in opera.
Rispetto al parquet massiccio, questo tipo di parquet è più costoso a causa della tecnologia con la quale viene realizzato. Permette però l'utilizzo di formati più grandi e si può impiegare senza problemi anche in bagno e in cucina.

Flottante e incollato

La posa flottante è un particolare metodo di posa del parquet che permette un eventuale riutilizzo dei listelli in altri ambienti, in quanto non prevede l'utilizzo di colla per il fissaggio. I listelli di parquet vengono infatti incastrati con una combinazione classica di 'maschio-femmina' di cui tantissime sono le variazione ed i brevetti con cui le diverse case produttrici chiamano il tipo di incastro. Lo strato di parquet va comunque isolato dalla base del pavimento oltre che con un tappetino (in genere 2mm) anche con un foglio di nylon e una guaina bituminosa, oppure con una lastra di polietilene espanso a cellule chiuse. Questi rivestimenti aiutano a limitare la risalita di umidità, attenuano i rumori dei calpestii, e minimizzano i difetti di posa. Tra i vantaggi di questa montatura, oltre alla possibilità di recuperare i listelli di legno per un futuro pavimento in un altro locale si apprezza la velocità di montaggio che non soffre delle lunghe settimane di attesa per l'asciugatura della colla. Il flottante viene applicato solo ai parquet prefinti, per il tradizionale,tranneche lo si lasci “a vista” (senza verniciatura) è impossibile una posa flottante.
La posa con colla è indicata soprattutto per il parquet classico in legno massello o i prefinti da 10mm. Su una base ben asciutta e livellata si passa uno strato di colla dove poi si appoggeranno i listelli. Per incastrare al meglio i listoni si batte con un martello appoggiando un pezzo di legno sui listelli da fissare. Questa operazione è estremamente delicata perchè ogni calpestio del pavimento non ancor asciutta può rovinare il perfetto livellamento del legno. La colla può essere di base poliuretanica o di base d'acqua. Questo tipo di posa assicura un effetto compatto del pavimento, senza lasciare fessure. Tra gli svantaggi risulta essere sensibile all'umidità.
La posa chiodata viene effettuata per i parquet tradizionali spessi 22mm.

Il battiscopa

Esistono in commercio svariati tipi di battiscopa adatti ad ogni ambiente.Una prima distinzione si può fare sul materiale in cui sono fatti. I più utilizzati sono quelli in legno, in special modo ramino, tinto in varie tonalità che di solito vanno abbinate al colore degli infissi (porte e/o finestre). Per ambienti più "rustici" quali tavernette, mansarde, case di montagna ecc. si utilizza il pino, lucidato naturale, miele o noce.
Per "riprendere" essenze più pregiate evitando di optare per aste in massello (che tra l'altro sono piu' costose con identico risultato) esiste il battiscopa impiallacciato.
Da diverso tempo si usa per i battiscopa laccati (non sempre) il medium density (MDF). Questo materiale, costituito da un impasto di scarti di legno, ma molto più compatto del truciolare, presenta una notevole resistenza e una superficie molto liscia adatta perciò ad essere laccata.
Prodotti con lo stesso materiale, si possono trovare battiscopa rivestiti in pvc. Alcune case producono dei materiali esteticamente molto simili al legno, ma di questo non si tratta e sono più prodotti più confacenti a locali pubblici affollati dove la robustezza e la lavabilità sormontano l'estetica anche se, indubbiamente, il basso prezzo attira.
Ci sono anche battiscopa in puro pvc e addirittura adesivi, ma di scarsa qualità.
Altra distinzione si fa in base alla forma. La principale è tra battiscopa liscio o con piedino. Oltre all'estetica, il piedino è utile a coprire eventuali imperfezioni nel rivestimento. I due tipi si dividono a loro volta per spessori e altezze diverse soprattutto per ragioni di gusto estetico.
Solitamente si trovano in commercio battiscopa non più spessi di 14 mm e non più alti di 9 cm. Può capitare di gradire un battiscopa più alto o più spesso, a volte può risultare addirittura necessario (per coprire ad esempio evidenti imperfezioni nel rivestimento).

Buona Vita a Tutti.

lunedì 10 agosto 2009

Buone Vacanze


In questi tempi di crisi generale, fare impresa puo' essere davvero duro e angosciante. Si lavora con grande difficolta', i clienti scarseggiano, i cordoni delle banche sono letteralmente chiusi, i fornitori faticano sempre piu' a farsi pagare. E' cosi' per la maggior parte delle attivita', lo si puo' verificare semplicemente parlando con tanti piccoli imprenditori. Ci si potrebbe chiedere se abbia senso vivere cosi'. Ma chi sceglie questa carriera, anziche' quella del manager con uno stipendio sicuro a fine mese, sa vivere solo cosi'. Non e' capace di andare a letto con l'animo sereno di chi sa che il giorno dopo, in ogni caso, il suo stipendio sara' assicurato. O che al limite, se proprio le cose dovessero andare male, dovra' cercare un altro porto sicuro, che prima o poi con un po' di sacrificio, trovera'. Chi intraprende davvero sa vivere solo cosi'. Perche' se da un lato ci sono privazioni, disagi e fatiche immense, dall'altro c'e' un sogno, quello piu' bello e piu' gratificante che si possa avere ... il sogno che ogni persona che sa trovare in se stesso le energie, sa coltivare giorno dopo giorno, notte dopo notte: il sogno di farcela. Contro la crisi. Contro le banche solo a prendere denaro, anziche' erogarlo a chi lo puo' far davvero fruttare. Contro il mercato, che quando e' a testa capovolta ti richiede di moltiplicare per n volte i tuoi sforzi senza mai fermarti. Farcela contro mille pericoli, che quelli "certi" del proprio stipendio non possono nemmeno capire. Li comprende solo chi alla fine riesce a fare la sua impresa. Quel giorno, nel momento in cui sa per certo di avercela fatta, e vede materializzarsi il risultato di tanti sforzi, sudore, e persino lacrime. In quel momento sa di essersi espresso al 1000 %, per l'ennesima volta. Appare come un sogno, in momenti come questo, io lo so bene. Eppure e' un sogno realizzabile veramente, se si ha la forza di reggere fino a che quel momento arriva. Buone vacanze a tutti e in particolar modo a chi oggi sta soffrendo particolarmente e vede un po' piu' lontano il suo sogno.
Tenete duro.
Un abbraccio.

sabato 11 luglio 2009

Di tutto un po' ...


I pavimenti in legno caratterizzano l'ambiente in modo deciso. Il pavimento, come la porte di ingresso, rappresenta l’elemento di arredo di maggiore impatto. E’ espressione dello stile dell’ambiente che lo ospita, deve soddisfare requisiti estetici e funzionali. Vari sono i rivestimenti usati per i pavimenti ( legno, marmo, gres porcellanato, monocottura, bicottura). Il legno, grazie alle sue caratteristiche tecniche e naturali si presta per essere utilizzato in molteplici ambienti. Sono pavimenti fatti per durare nel tempo, se oggetto di adeguata manutenzione. Di assoluta importanza è la scelta dell’essenza, in funzione delle destinazione dell’ambiente (pubblico, aperto al pubblico, privato), e la corretta posa in opera. Per un arredamento domestico, il parquet è senz’altro il rivestimento più bello. Il mercato offre pavimentazioni in legno di qualità sempre maggiore, tecnicamente sempre più perfetti, la qualcosa ha notevolmente accorciato i tempi di posa in opera. In particolare, i pavimenti prefiniti già levigati e verniciati, necessitano della sola posa in opera. Per far fronte alle nuove tendenze di stile e di gusti, i pavimenti in legno si sono arricchiti di nuove essenze, nuovi formati, nuove tecniche di posa in opera, nuove composizioni (a intreccio, a correre, a listoni, a testa in avanti, a tolda di nave con le sue varianti). Dal punto di vista tecnico, la posa di un pavimento in legno (parquet) può essere a colla o flottante. Il parquet deve essere incollato su un fondo in piano, privo di irregolarità, umidità e polvere. Se necessario, la posa deve essere preceduta da un’operazione di rasatura, oppure bisogna ricorrere ad un autolivellante. Un fondo ben levigato favorisce la tenuta della colla. Sinteticamente, quando la colla è perfettamente asciutta ( necessitano circa 14 giorni), si procede con l’operazione di levigatura, con carta vetrata di grana sempre più fine. Come ultima operazione si procede con 2-3 mani di verniciatura. La posa flottante può essere realizzata su qualsiasi tipo di fondo. Su questo ultimo, dopo che lo stesso è stato pulito, viene applicata una membrana in nylon per preservare il pavimento dall’umidità. Subito sopra viene steso un sottopavimento che fa da materassino, tipo moquette, che assicura un adeguato isolamento termico ed acustico. Quindi si passa alla posa del parquet con l’ausilio di un martello di gomma e della colla per il necessario assemblaggio dello stesso. Sia con la posa a colla, che con quella flottante, tra le pareti ed il parquet bisogna lasciare uno spazio di circa un centimetro, per la dilatazione che subirà il pavimento a causa delle escursioni termiche. Parlando di pavimenti in legno non si può non ricordare quello in laminato che dal punto di vista estetico si avvicina al pavimento in legno, ma possiede tutti i requisiti dei materiali compositi, non abbisogna di manutenzione, non teme l’usura, è pratico ed ecologico.

Posa incollata del parquet (incollaggio)

Il sistema più usato per la posa in opera delle pavimentazioni di legno e rappresentato dalla “posa incollata”. In questo caso il pavimento di legno viene incollato ad un sottofondo di cemento con idonei collanti. Il fondo deve essere perfettamente asciutto e non deve presentare tracce di umidità che finirebbero per danneggiare il parquet. Perché il “massetto” su cui viene posato (incollato) il pavimento di legno sia perfettamente asciutto è necessario aspettare circa due/tre mesi. In questo caso con una spatola a denti triangolari si stende la colla creando le “righe” di colla. Occorre dosare bene la quantità di colla da stendere onde evitare che la colla in esubero crei delle imperfezioni. La grandezza delle “righe” di colla dipenderà ovviamente dalla grandezza del listello e dalla bontà del piano su cui viene posato il pavimento di legno. Lungo il perimetro della stanza deve essere lasciato uno spazio (giunto) di circa un centimetro, ove verrà sistemato il battiscopa, onde consentire le normali dilazioni del pavimento di legno. Spesso per ragioni di tempo e soprattutto di costi il parquet viene posato direttamente sul vecchio pavimento.

Posa in opera inchiodata (chiodatura)

Questo sistema trova applicazione in particolare per i parquet a listoni massicci di adeguate dimensioni lavorati a “maschio” e “femmina”. Trattasi generalmente di listoni dallo spessore che varia da 1cm a 2,2cm., con larghezza dai 6 a 14 cm ed una lunghezza che partendo da 40/50 cm arriva anche a 2 metri. Gli elementi vengono incastrati tra loro e poi inchiodati. Se non è possibile inchiodare alcune listoni perché in corrispondenza di impianti essi possono essere incollati. Come per la posa incollata lungo tutto il perimetro della stanza (su cui va posato il battiscopa) deve essere lasciato uno spazio di circa un centimetro per consentire al pavimento le normali dilatazioni. Per ogni listone vengono utilizzati almeno due chiodi di 4/5 cm di lunghezza. Essi vendono inchiodati con un martello o con una chiodatrice con un’inclinazione di 45°. Se i listoni vengono inchiodati su un piano legnoso la lunghezza dei chiodi dovrà essere adeguato allo spessore dello stesso; in questo ultimo caso se la chiodatura non dovesse essere sufficiente si potrà sopperire con un sistema misto:incollaggio e chiodatura.

Posa del parquet galleggiante (flottante)

Questo sistema viene utilizzato generalmente per il listone prefinto, di dimensioni notevoli. In questo caso sul piano di posa viene sistemato un sottile strato di materiale isolante acustico; sul piano così realizzato vengono posati i listoni di parquet, incollando gli incastri perimetrali con colla vinicola. E’ possibile la posa anche su pavimenti preesistenti.

Circa le GEOMETRIE DI POSA del parquet, ossia il disegno che ne risulta dallo accostamento dei vari elementi (listelli, listoni), esse sono numerose. Tra le più ricorrenti ricordiamo quelle: a spina di pesce, a tolda di nave (a cassero o a correre), a scacchiera, a fascia e bindello, artistiche, a mosaico,ecc. Dopo la posa (ad eccezione del parquet prefinto i cui listelli vengono verniciati direttamente da produttore) il pavimento necessita della fase di finitura, che può essere realizzata in tre modi: verniciatura, ceratura, trattamento ad olio. La VERNICIATURA Essa a seconda della lucentezza può essere lucida, similucida, opaca. La CERATURA è una finitura che esalta maggiormente la bontà del legno, alternativa alla verniciatura, per quasi tutti i tipi di legno, molto più delicata, che richiede particolari cure nella manutenzione. Il TRATTAMENTO AD OLIO non crea una pellicola sul legno ma lo impregna pur consentendo allo stesso di respirare. Questa finitura richiede una manutenzione più accurata. comprende una prima mano di fondo atta ad otturare i pori del parquet, seguita da diverse mani di vernice atte a creare una pellicola protettiva che facilita – tra l’altro – la successiva manutenzione del pavimento.

La "manutenzione del parquet" è una operazione semplice ma delicata e bisogna conoscere le tecniche adatte ai diversi tipi di legni. La pavimentazione realizzata mediante l’assemblaggio di liste (listelli e listoni) di legno a mezzo chiodi, colla o semplicemente poggiati sul massetto e incastrati tra loro, dicesi parchetto, dal francese parquet. Il pavimento di legno, come tutti gli altri tipi di pavimento, abbisogna di manutenzione. Se si vuole conservare nel tempo il parquet è necessario cercare di proteggere - con specifici ed appropriati prodotti - il trattamento superficiale (vernice o cera) dello stesso. Relativamente ad un parquet verniciato, la normale pulizia non richiede particolari accorgimenti. Con l’ausilio di una normale scopa o dell’aspirapolvere (utilizzando una spazzola a setola morbida) eliminare assiduamente dal pavimento resti quali: sassolini, briciole, sostanza in genere che con il calpestio possono compromettere la levigatura del parquet. Lavare infine con uno straccio morbido ben strizzato, avendo cura di seguire le venature del legno. Al riguardo, utilizzare solo acqua o prodotti specifici per parquet verniciato che non contengono sostanze a base di alcool che potrebbero danneggiare la pellicola di vernice. Per la protezione di quest’ultima in commercio esistono specifici prodotti per parquet (vedi la sezione prodotti di manutenzione) che vengono generalmente utilizzati diluiti nell’acqua. Quando il pavimento è asciugato completamente è opportuno passare uno straccio asciutto di cotone, seguendo la venatura del parquet in maniera efficace. Anche per la pulizia dei parquet rifiniti a cera non sono richieste particolari accorgimenti. Operare per le normali pulizie come per il parquet rifinito a vernice, avendo cura di passare periodicamente una mano di cera per parquet lasciandola assorbire dal legno in modo da formare una buona protezione. Come già detto, nei pavimenti di legno rifiniti a vernice soggetta ad usura è proprio la pellicola di vernice trasparente. Nei punti di intenso calpestio i segni di usura appaiono in maniera evidenti nell’arco di 10/15 anni. In questo caso necessita l’intervento del nostro personale specializzato. Se la pellicola di vernice non risulta particolarmente usurata, è sufficiente "carteggiare" tutto la superficie onde eliminare la patina superficiale danneggiata, procedendo a dare uno o due mani di vernice. Se il parquet è particolarmente rovinato è necessario procedere alla completa rilevigatura dello stesso, per poi dare tutte le mani necessarie di vernice. Il parquet può sopportare diversi interventi della specie, tenuto conto che la levigatura porta via uno strato di solo 2/3 decimo di mm. Quindi, possiamo senz’altro affermare che il pavimento di parquet è abbastanza indistruttibile, resiste bene all’usura per molti decenni. E’ necessaria però una manutenzione adeguata alla finitura superficiale. In presenza di una finitura in vernice, usure prodotti protettivi a base di resine, con frequenza da uno a tre mesi a secondo dell’intensità di calpestio. In presenza di parquet rifinito a cera, effettuare interventi di lucidatura con cere liquide con una frequenza settimanale/mensile in funzione dell’intensità di calpestio. Quindi, giornalmente sia per parquet rifiniti a vernice che per quelli rifiniti a cera vanno eseguite le normali pulizia a mezzo scopa o aspirapolvere, lavaggio con panno ben strizzato inumidito in acqua non schiumosa e non calda. Ovviamente, in situazioni straordinarie si effettuano interventi straordinari, di solito circa ogni decennio: la rilamatura del parquet. Questa operazione viene utilizzata per rimuovere completamente lo strato superficiale del parquet. Questo intervento radicale, relativamente ad un parquet in legno massiccio, nel corso dei vari decenni di vita dello stesso può essere ripetuto anche cinque/sei volte. Segue l’operazione di "stuccatura" eseguita con resine e polvere di legno, quindi abbiamo la "carteggiatura", seguite dalle necessarie mani di "verniciatura".

mercoledì 4 marzo 2009

Come un colpo di cannone ...


In una celeberrima aria del "Barbiere di Siviglia" il diffondersi della calunnia viene cosi' descritto: Piano piano, terra terra, sottovoce, sibilando, va scorrendo, va ronzando; nelle orecchie della gente s'introduce destramente, e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar. Dalla bocca fuori uscendo lo schiamazzo va crescendo, prende forza a poco a poco, vola giu' di loco in loco; sembra il tuono, la tempesta che nel sen della foresta va fischiando, brontolando e ti fa d'orror gelar. Alla fin trabocca e scoppia, si propaga, si raddoppia e produce un'esplosione come un colpo di cannone, un tremuoto, un temporale, un tumulto generale, che fa l'aria rimbombar". Quali parole potrebbero meglio descrivere l'andamento della crisi economica di cui da mesi si aveva il sentore e che ora sembra essere definitivamente esplosa, come un colpo di cannone appunto ? I giornali, la televisione, la gente al bar e nei negozi: ovunque si vada il tema dominante e' la grande crisi. Che gli eccessi dell'economia globale non potessero durare all'infinito era chiaro da tempo agli analisti piu' accorti che, anzi, ci avevano messi in guardia, restando inascoltati. L'economia virtuale dei bond e dei derivati era destinata prima o poi a scoppiare come una bolla di sapone quale essa era. Purtroppo pero' il crollo dell'economia virtuale ha avuto pesanti ricadute su quella reale, quella fatta di prodotti tangibili e non di pezzi di carta. L'economia di cui da sempre fa parte il nostro settore dei pavimenti in legno. Al d la' dei facili allarmismi, che in questi giorni abbondano, il rischio concreto di di una caduta dei consumi e della produzione di parquet e' reale. L'edilizia, gia' prima che si manifestasse in pieno la crisi, stava denunciando dei cedimenti dopo anni e anni di risultati eccellenti ed il mondo delle pavimentazioni, si sa, e' legato a filo doppio a quello delle costruzioni. Che fare dunque ? Confidando che ognuno compia la sua parte e cioe' che il governo si dimostri all'altezza della situazione e che il sistema bancario ricambi una volta tanto quegli aiuti cosi' generosamente ottenuti , non bisogna perdere la calma. Sara' forse una considerazione un po' impietosa, ma e' proprio in tempo di crisi che emergono le qualita' degli imprenditori piu' seri e corretti, di quelli che hanno un angolo di visuale ampio e proiettato al futuro, di quelli che non si sono fatti trovare impreparati in questo momento. Quegli imprenditori, in altre parole, che da sempre hanno puntato sulla qualita' invece che sulla quantita', reinvestendo parte dei loro profitti nell'ammodernamento degli impianti e nella ricerca di nuove soluzioni tecnologiche e di nuove idee per migliorare i propri prodotti. Le vie per uscire dalla crisi sono state gia' delineate. Per l'edilizia, ad esempio, puntare sempre di piu' su prodotti che aiutino a risparmiare energia e l'ambiente sembra la strada vincente. Il parquet realizzato con legname proveniente dalla cosiddetta gestione forestale sostenibile ha le carte in regola per essere il protagonista di questa nuova edilizia. La filiera legno del nostro paese costituisce da sempre un elemento trainante della nostra economia e sara' sicuramente capace di gestire un momento cosi' difficile dimostrando che il "made in Italy" non e' solo un'etichetta da applicare ad un prodotto, ma sinonimo di vera imprenditoria.

sabato 7 febbraio 2009

I nostri pavimenti in laminato.

Cos’è un pavimento in laminato?

Quick-Step® è un pavimento in laminato. La base di un pavimento Quick-Step® è una lamina impermeabile e incollata in HDF (High Density Fibre Board), ricoperta con strato contenente il disegno e con unostrato superficiale trasparente contro l’usura. Sotto, uno strato barriera arresta la risalita di umidità e impedisce la deformazione delle tavole.

Lo strato con il disegno è costituito da una foto di legno o di mattonelle stampata su carta. La carta viene immersa in resina melamminica e coperta da uno strato protettivo trasparente molto resistente. Gli strati di melammina vengono pressati sulla lamina di HDF in una pressa, in condizioni di pressione e temperatura elevate. Inoltre, sullo strato superiore viene pressato anche uno strato che riproduce la struttura del legno o delle mattonelle. Per esempio, i modelli in rovere hanno una struttura che coincide esattamente con le venature del legno rappresentato nella fotografia. La tecnica di stampa altamente avanzata rende quasi impossibile percepire la differenza tra la foto e il legno reale. In questo modo è possibile avere "un pavimento in legno" a casa propria senza sacrificare preziosi alberi. Inoltre, non ci si dovrà preoccupare degli svantaggi che un pavimento in legno può comportare. C’è un pavimento Quick-Step® per ogni tasca; i nostri laminati sono facili e veloci installare (anche da sé) e facili da pulire.

Allergie?

Grazie alla struttura superficiale sigillata di Quick-Step® e agli appositi giunti tra le tavole, la polvere non ha alcuna possibilità di penetrare all’interno dei giunti. Inoltre, la posa e la rifinitura perfette dei pavimenti Quick-Step® li rendono facili da pulire.

L'acaro della polvere ed altri organismi che provocano allergie non possono sopravvivere su un pavimento in laminato pulito; questo tipo di pavimento contribuisce pertanto a proteggere la propria abitazione dagli allergeni. Ciò è estremamente importante per le persone che soffrono di asma o di allergie alla polvere.

Per mantenere un buon livello di igiene è essenziale utilizzare sempre un prodotto di pulizia Quick-Step®. I detergenti Quick-Step® non contengono cere o vernici che potrebbero attirare polvere.

Con i panni in microfibra Quick-Step® (kit di manutenzione Quick-Step®) si potrà rimuovere facilmente tutta la polvere.

Quick-Step® e l’elettricità statica?

Ogni pavimento Quick-Step® subisce un trattamento antistatico unico e permanente. Questo rende le fastidiose scariche elettrostatiche solo un brutto ricordo. Ciò rende i pavimenti ideali per uffici, esercizi commerciali, ecc.

Il pavimento è antistatico in conformità con EN 1815 ed EN 14041 (linee guida europee per i prodotti edili - marchio CE).

Come evitare i problemi legati all’umidità

È meglio prevenire l'umidità che dover rimediare in seguito ai problemi che essa può causare; ecco dunque alcuni consigli:

Malgrado le ottime caratteristiche impermeabili dei pavimenti in laminato Quick-Step®, si sconsiglia di posare il parquet in laminato in ambienti umidi (bagni, saune, lavanderie, ecc.). Inoltre, non si devono mai (non è consentito) lavare i pavimenti in laminato Quick-Step® con acqua. Evitare sempre che acqua o altri liquidi rimangano a lungo in contatto con il pavimento.

Con il kit di manutenzione Quick-Step® è assolutamente possibile pulire con facilità il pavimento senza acqua. Il kit di manutenzione Quick-Step® contiene un mop in microfibra e uno spray con un prodotto di pulizia specifico. Sabbia e polvere vanno rimosse con un aspirapolvere. Si potrà quindi rimuovere la sporcizia ed il grasso più ostinati con l’ausilio del panno in microfibra. Per la rimozione di sporcizia molto ostinata o per pulire il pavimento più a fondo, si può inumidire il panno in microfibra spruzzandoci sopra un po’ di detergente diluito in acqua.


È possibile posare Quick-Step® nei bagni?

NUOVA gamma “Quick-Step® Laguna”

Finora non esistevano ancora pavimenti Quick-Step adatti ad ambienti umidi. La risposta a questa esigenza è la nuova gamma “Quick-Step® Laguna”. La nuova gamma Quick-Step® è adatta a tutti gli ambienti, dal salotto al bagno.

È possibile posare Quick-Step® in una veranda?

Anche in questo caso non ci si deve preoccupare dell’usura o dello scolorimento causato dal sole. Occorre tuttavia posare sotto il pavimento il giusto sottofondo Quick-Step® (con barriera antiumidità incorporata). Inoltre, evitare sempre che l'acqua o altri liquidi rimangano a lungo in contatto con il pavimento.

Utilizzare uno zerbino per raccogliere sabbia e sporcizia.

È possibile posare Quick-Step® in una cucina?

Resistente all’usura e ai graffi:

Quick-Step® ha uno strato superiore altamente resistente. Quick-Step® può quindi essere usato senza problemi in cucina.

Resistente agli urti e all’usura.

La base del pavimento Quick-Step® è una lamina impermeabile e incollata in HDF che supera gli standard EN e ISO applicabili. Inoltre, una volta posate, le tavole risultano incastrate in modo estremamente saldo grazie all’ingegnoso sistema Uniclic®. Così, ad esempio, la caduta di un bicchiere d’acqua sul pavimento non rappresenta un problema. Raccomandiamo tuttavia di asciugare quanto prima eventuali liquidi versati.

Bassa manutenzione richiesta.

Un pavimento Quick-Step® posato in cucina dovrà, naturalmente, essere pulito più spesso; non è tuttavia necessario sfregare il pavimento, anzi, occorre evitare di farlo. La struttura superficiale sigillata impedisce che sporcizia e polvere si fissino al pavimento. Solitamente, la pulizia "a secco" con i panni in microfibra Quick-Step® risulta sufficiente.

I pavimenti in laminato Quick-Step® con i bordi smussati (Perspective, Elegance, ecc.) vanno prima puliti con un aspirapolvere. Se lo si desidera, è possibile occasionalmente pulire il pavimento con i panni in microfibra Quick-Step® appena inumiditi o con uno straccio inumidito con acqua e detergente Quick-Step®, ben strizzato.

È possibile usare Quick-Step® con il riscaldamento a pavimento?

Quick-Step® è ideale per il riscaldamento a pavimento. Il pavimento è inoltre installato con posa flottante. È importante scegliere il sottopavimento Quick-Step® più adatto.

Senza perdere i vantaggi di una posa semplice e veloce garantita dal sistema Uniclic® Quick-Step®, godrete anche del vantaggio seguente:

  • la formazione di condensa è scongiurata dalla barriera antiumidità, cosa che invece non accade con il metodo dell’incollatura.
  • La posa flottante e la resistenza alla trazione del giunto Uniclic® garantiscono l'apertura dei giunti quando il riscaldamento è in funzione.

Importante: Seguire sempre le istruzioni relative al riscaldamento a pavimento e rivolgersi al proprio rivenditore per ulteriori informazioni.

Nota: Un sistema di riscaldamento usato anche per raffreddare la casa in estate non è compatibile con il laminato, il parquet o qualunque altro tipo di pavimento d’origine naturale.


Quick-Step® può essere posato sopra un pavimento preesistente?

A pianterreno occorre prima rimuovere tutti i rivestimenti naturali preesistenti (moquette, parquet, ecc.). Il linoleum e il vinile non devono essere rimossi se si installa uno dei sottofondi livellanti Quick-Step®. Sui pavimenti tavolati a pianterreno occorre prima posare una membrana di plastica sulla quale posare i pannelli in softboard per livellare la superficie e quindi il sottofondo Quick-Step® Uniclic®. Nello spazio sotto il pavimento tavolato deve esservi una ventilazione sufficiente.

Ai piani superiori non occorre rimuovere la moquette se è di tipo raso ed è stabile. È tuttavia necessario posare uno dei sottofondi livellanti Quick-Step®.

È possibile posare Quick-Step® sulle scale?

Sì, con i profili per gradini Quick-Step®. I gradini delle scale devono essere diritti e non arrotondati

È possibile usare sedie da ufficio con Quick-Step®?

Nessun problema. Tuttavia, è essenziale che il laminato sia sufficientemente protetto.

1. Utilizzare rotelle morbide. Le rotelle morbide sono caratterizzate da una superficie più liscia di colore diverso. (vedi foto) Oggi, la maggior parte delle sedie da ufficio possono essere ordinate con rotelle morbide o dure. Se si dispone già di sedie con rotelle dure, mettersi in contatto con il proprio fornitore di sedie da ufficio ed ordinare rotelle morbide per sostituire quelle dure. Le rotelle morbide prolungheranno considerevolmente la durata del pavimento in laminato, che manterrà a lungo il suo bell'aspetto.

Suggerimento: Le rotelle morbide, su un tipo di pavimento come il laminato, aumentano la comodità della seduta.

2. È inoltre possibile mettere sotto le sedie da ufficio un apposito tappetino trasparente. Scegliere un tappetino apposito per pavimenti duri. Il tappetino non deve avere gancetti (come quelli che si mettono sotto le moquette) e deve essere sufficientemente grande.

Il sottofondo per Quick-Step®: Dove, quando e perché.

Il sottofondo serve a livellare i leggeri dislivelli del sottopavimento e a fornire isolamento acustico e termico. Per evitare i problemi dovuti dall’umidità è sempre necessario posare una membrana di plastica. Se si sceglie un sottofondo Quick-Step®, la corretta barriera antiumidità è già compresa con il sottofondo.

Isolamento acustico

Va fatta una distinzione tra suono trasmesso e suono riflesso.

Suono trasmesso: suono prodotto da qualcuno che cammina al piano di sopra. Il sottofondo Quick-Step® Transitsound è stato appositamente progettato per minimizzare questo rumore. Raccomandato per edifici a più piani.

Suono riflesso: suono che si sente quando si cammina sul pavimento. Il sottofondo Quick-Step® Unisound è stato appositamente progettato per minimizzare questo rumore naturale. Ideale per il soggiorno o gli uffici in cui il ticchettio dei tacchi può essere fastidioso.

L'isolamento termico di un sottofondo è importante nel caso in cui si usi il riscaldamento a pavimento. Per maggiori informazioni, si rimanda al capitolo "È possibile utilizzare Quick-Step® con il riscaldamento a pavimento?".

Quale sottofondo usare su pavimenti in pietra o mattonelle preesistenti?

Applicare sempre una membrana in plastica (Quick-Step® Screen) per evitare la condensa.

Se le mattonelle esistenti sono troppo irregolari, posare un pannello in Softboard sulla membrana di plastica e poi un sottofondo Uniclic® di 3mm.

Se le mattonelle esistenti sono sufficientemente regolari, basterà uno dei sottofondi Quick-Step® Uniclic® a livellare il sottopavimento.

Quale sottofono usare su un pavimento tavolato preesistente?

Su un pavimento tavolato si suggerisce di posare innanzitutto delle tavole di Uni Softboard per livellare tutte le irregolarità.

Posare il sottofondo Uniclic di 3mm sopra di esse per livellare ogni irregolarità tra i pannelli di Softboard.

Se il pavimento tavolato si trova al pianterreno, non dimenticare di posare una membrana di plastica (Quick-Step® Screen) e di assicurarsi che sotto il pavimento vi sia una ventilazione sufficiente.

Quale sottofondo usare con il riscaldamento a pavimento?

È importante utilizzare una membrana impermeabile. Utilizzare o un sottofondo Quick-Step® Unisound (con membrana impermeabile incorporata) o membrane in plastica a parte, spesse almeno 200 micron (Quick-Step® Screen). La scelta del sottofondo è determinata dalla resistenza termica del sottofondo stesso. Seguire sempre le istruzioni per il riscaldamento a pavimento. Rivolgersi al rivenditore per ulteriori istruzioni.

Nota: un sistema di riscaldamento usato anche per raffreddare la casa in estate NON è compatibile con il laminato, il parquet o qualunque altro tipo di pavimento d’origine naturale.

Quanto tempo devono asciugare una rasiera o un pavimento in cemento?

Le solette in cemento devono asciugarsi sufficientemente a lungo. Bisogna considerare una settimana per cm di spessore fino a 4 centimetri. Considerare il doppio del tempo per lo spessore rimanente superiore ai 4 centimetri. In altre parole per uno spessore di 6 centimetri, bisogna considerare almeno (4 x 1) + (2 x 2) = 8 settimane di tempo d’asciugatura. Per solette in cemento più spesse di 6 cm, considerare 4 settimane di tempo d’asciugatura supplementare per ogni centimetro supplementare.

Regole pratiche:
La costruzione deve essere sufficientemente ventilata.

Occorre posare una membrana in plastica tra il sottopavimento e la rasiera.

L'umidità migra dal basso verso la superficie. Occorre tempo. Per solette in cemento appena costruite, bisogna sempre posare una membrana in plastica sul pavimento prima di posare i pavimenti Quick-Step®; sia a pianterreno che ai piani superiori. Tutti i sottofondi Quick-Step® dispongono di una membrana di plastica incorporata. Usare i sottofondi Quick-Step® per evitare problemi in seguito.

Qual è la lunghezza massima senza giunto d’espansione?

Dipende dalla forma della casa o del locale in cui viene posato il laminato e dalle condizioni climatiche. Se lo spazio è più o meno quadrato e non vi sono troppi sbalzi di temperatura all'interno, fra i giorni della settimana e i fine settimana o durante il giorno, è possibile posare fino a 15 metri consecutivi con giunti di dilatazione supplementari lungo la superficie del pavimento. Il giunto di dilatazione lungo le pareti dipende dalla lunghezza totale del pavimento. Per lunghezze di 15 metri bisogna considerare giunti di dilatazione di 15 - 20 mm.

Inoltre si suggerisce di mettere giunti di dilatazione sotto le porte tra le stanze, in modo da separare gli ambienti. Se il pavimento Quick-Step® è posato per più di 10 metri continui, da una stanza all’altra, lungo il corridoio, ecc., ciò può comportare un’eccessiva tensione e una possibile distorsione (deformazione verso l’alto) del pavimento. Il fenomeno può verificarsi se una delle stanze è riscaldata e l'altra no. Un'altra possibilità è che ci sia un mobile pesante in una delle stanze, ecc. Inoltre si suggerisce di separare alcune delle stanze dalle altre mettendo giunti di dilatazione sotto le porte che separano le stanze.

È veramente necessario un giunto d’espansione tra ogni stanza?

Un pavimento Quick-Step® si espande e si contrae. La base d’appoggio in HDF è isotopica e si espande e si contrae sia nel senso della lunghezza che in quello della larghezza. Ciò significa che è estremamente importante avere giunti di dilatazione di 8 - 10 mm lungo tutte le pareti.

Inoltre si suggerisce di mettere giunti di dilatazione sotto le porte tra le stanze in modo da separare gli ambienti. Se il pavimento Quick-Step® è posato per più di 10 metri continui, da una stanza all’altra, lungo il corridoio, ecc., ciò può comportare un’eccessiva tensione e una possibile distorsione (deformazione verso l’alto) del pavimento. Il fenomeno può verificarsi se una delle stanze è riscaldata e l'altra no. Un'altra possibilità è che ci sia un mobile pesante in una delle stanze, ecc. Inoltre si suggerisce di separare alcune delle stanze dalle altre mettendo giunti di dilatazione sotto le porte che separano le stanze.

Quick-Step® può essere incollato su tutta la superficie della stanza?

L'incollatura del pavimento alla superficie è altamente sconsigliata. E di fatto comporta l’annullamento di ogni garanzia.

L'incollatura del pavimento è costosa, richiede tempo ed è molto difficoltosa. Il sottopavimento deve essere perfettamente uniforme (= è necessario livellarlo) e impermeabile (= è necessario applicare una resina epossidica). È inoltre necessaria una costosa colla bifase per incollare il laminato al sottopavimento.

Perchè mai usare il metodo dell'incollatura?

Riscaldamento a pavimento:

il riscaldamento a pavimento può benissimo essere combinato con un'installazione flottante se viene usato il sottofondo Quick-Step® più adatto (Quick-Step® Unisound). Fare riferimento alle istruzioni relative al riscaldamento a pavimento.

Isolamento acustico.

È necessario distinguere tra suono trasmesso e suono riflesso. Il suono trasmesso può essere ridotto soltanto con una posa flottante; è molto difficile farlo se si usa il metodo dell'incollatura.

Il suono riflesso può essere ridotto maggiormente con il metodo dell’incollatura. Quick-Step® ha la soluzione ideale anche per questo.

Usare il sottofondo Quick-Step® Unisound. Ciò consente di combinare i vantaggi di una posa flottante evitandone gli svantaggi acustici.

Uniclic® può essere anche incollato, visto che un giunto incollato è sicuramente più forte di uno che non lo è?

È assolutamente sbagliato pensare che un giunto incollato sia più forte di un giunto Uniclic®. Inoltre, con i giunti incollati, molto dipende da come vengono incollate le tavole.

  • È stata usata la colla giusta?
  • È stata applicata correttamente?
  • È stata applicata nella giusta quantità?
  • La colla ha avuto la possibilità di indurirsi abbastanza a lungo alla giusta temperatura?
  • Si è forse camminato sul pavimento troppo presto dopo l’incollatura? In questo caso i giunti potrebbero essersi allentati.
  • Per quanto tempo la colla mantiene la propria forza?
  • Uniclic® è invece sinonimo di un pavimento laminato posato alla perfezione, che rimane tale per molti anni. È possibile posare il pavimento in modo semplice incastrando i listelli gli uni con gli altri, senza colla. I giunti rimarranno sigillati, è garantito. Uniclic® offre anche molti altri vantaggi:

    • Nessuna deformazione.
    • Un pavimento senza giunti.
    • Una superficie liscia.
    • Ideale per essere posato sia da persone destrorse che mancine.
    • È possibile camminare sul pavimento durante e subito dopo l'installazione.
    • Traslocare: facile e senza rischi. È possibile rimuovere il pavimento ed installarlo in un altro luogo molto facilmente.
    • Garanzia illimitata (vedere i termini e le condizioni di garanzia).
    • Un posa rapida e senza rischi.

Qual è la migliore direzione per la posa?

Da un punto di vista tecnico, qualsiasi direzione di posa è valida, ed è possibile installare i listelli sia longitudinalmente che trasversalmente. La scelta è personale ed estetica. L'effetto più elegante si ottiene posando il pavimento nella stessa direzione della fonte di luce principale e lungo la linea della porta d’ingresso usata più di frequente. Tuttavia, se vi sono diverse porte e finestre che si aprono sulla stessa stanza è possibile scegliere la direzione che facilita maggiormente la posa.

Come si taglia un pavimento in laminato?

È possibile tagliare i pavimenti in laminato con molti diversi tipi di seghe:

  • Sega a mano: a denti fini o finissimi, con il lato del disegno verso l’alto.
  • Sega elettrica circolare: anch’essa a denti fini. Per esempio: sega con un diametro di 22 centimetri - 60 denti. Sempre con il lato del disegno verso l’alto.
  • Seghetto da traforo. Se desiderate un taglio pulito, segare con il lato del disegno verso il basso, a meno che non utilizziate seghe con denti invertiti. Per segare vanno utilizzate lame normali.
    Alcuni esempi: Bosch: T 127 D (taglio piuttosto approssimativo). Per un lavoro più preciso: T 101 B.

Nella maggior parte dei casi, non è necessario che il taglio della sega sia perfetto. I listelli tagliati sono solitamente coperti dai profili o dalle zoccolature.

Come si tagliano correttamente i battiscopa con un'angolatura di 45°?

I battiscopa sono più larghi nella parte inferiore. Sono un po' obliqui per motivi estetici. Ciò va tenuto presente al momento del taglio. Tenere ben fermo il battiscopa in modo che non si muova mentre lo si taglia.

Mettere il battiscopa nella cassetta per cornici come lo si metterebbe contro il muro, quindi ruotare la sega verso destra o sinistra a seconda dell'angolo che si desidera ottenere.

Se si lavora con una sega elettrica circolare di cui è possibile girare il motore a sinistra o a destra, mettere il battiscopa di piatto sul tavolo da lavoro con il motivo decorativo rivolto verso l’alto. Questo metodo è il più pratico perché permette di fissare facilmente i battiscopa.

Con i battiscopa dotati di clip, occorre tenere il distanziatore di legno fornito sotto il battiscopa stesso (con il bordo più spesso sotto la zoccolatura) per ottenere un taglio a 45° perfetto. Altrimenti, anche in questo caso valgono le stesse indicazioni.

Come si applicano i profili Quick-Step®?

Ci sono due tipi di profili:

  1. profili in plastica ricoperti di laminato (con guida marrone chiaro).
  2. Profili in multiplex o in MDF ricoperti di laminato (con guida nera).

I profili di plastica coperti di laminato vengono fissati al pavimento laminato per mezzo delle guide marrone chiaro. Il laminato viene stretto dai due lembi del profilo. È anche possibile incollare la guida che va più in basso al sottoprofilo con una colla compatibile con il polistirolo.

Per i profili in multiplex o in MDF ricoperti di laminato, occorre fissare la guida di plastica nera al sottofondo con viti o colla (anche in questo caso con una colla adatta al polistirolo). Se bisogna colmare una differenza di altezza, è anche possibile fissare la guida nera sopra e attraverso il sottofondo. In questo caso, l'unica opzione è l'uso delle viti.

A questo punto si potrà installare il laminato. Lasciare il giunto di dilatazione abituale, usando i distanziatori, lungo la guida in plastica. Infine, rimuovere i distanziatori ed incastrare il profilo nella guida.

I pavimenti Quick-Step® si possono graffiare?

La superficie di un pavimento in laminato è costituita da melammina. La melammina è resistente ai graffi, ma non è a prova di graffio. Le direttive europee hanno determinato gli standard e i livelli di tolleranza. Oggetti taglienti possono senza dubbio graffiare il pavimento. Per questo motivo, è necessario prendere le precauzioni necessarie.

Oggetti abrasivi o taglienti quali sporcizia, sabbia e/o pietrisco possono attaccarsi alle scarpe. La sporcizia può essere raccolta efficacemente all’esterno utilizzando appositi zerbini.

I piedi dei mobili (sedie, tavoli, armadi, ecc.) devono essere dotati di apposite protezioni. Di solito feltrini o protezioni in plastica morbida. Fare attenzione ad evitare che sabbia o pietrisco si depositino nelle protezioni dei mobili. Anche gli animali domestici con unghie molto affilate possono graffiare il pavimento.

Sotto i mobili quali sedie da ufficio, poltrone e sofà vanno utilizzate rotelle morbide (vedi la domanda: "È possibile usare sedie da ufficio con Quick-Step?"). Rotelle dure o danneggiate possono graffiare il pavimento. Assicurarsi che le rotelle girino correttamente. In caso contrario, usare protezioni adeguate (vedere le foto). I mobili possono essere spostati sulle protezioni.

Quando si passa l'aspirapolvere, controllare che le rotelle e le spazzole non siano danneggiate o troppo dure, e che possano girare liberamente.

Come si puliscono i pavimenti Quick-Step®?

La procedura quotidiana di manutenzione consiste nel rimuovere la polvere e la sporcizia. La pulizia può essere effettuata a secco.

Con il kit di manutenzione Quick-Step® è possibile effettuare sia una pulizia a secco che una pulizia con straccio umido. Nel pulire a secco, il panno in microfibra raccoglie efficacemente tutto lo sporco grazie alla sua particolare forma e al materiale con cui è realizzato. Per una pulizia più approfondita è sufficiente utilizzare un panno appena inumidito. In questo caso, il panno in microfibra va inumidito con uno spruzzo d'acqua e una piccola quantità di detergente Quick-Step®; è inoltre possibile utilizzare un qualsiasi straccio ben strizzato.

Per la pulizia di pavimenti con scanalatura a V, si raccomanda di utilizzare esclusivamente la pulizia a secco, in quanto con la pulizia eseguita con stracci inumiditi la sporcizia può accumularsi nelle scanalature e risultare più difficile da rimuovere. Per questo motivo, bisogna sempre pulire prima il pavimento con l'aspirapolvere o con un panno in microfibra asciutto.

Quindi utilizzare un panno leggermente umido, se necessario.

Utilizzare sempre un panno asciutto per rifinire la pulizia.

Per la pulizia quotidiana è necessario un prodotto specifico?

L'uso intensivo del pavimento può provocare l'accumulo di uno strato di grasso sulla superficie; in questo caso è necessario utilizzare il detergente Quick-Step® diluito con acqua. A maggior ragione se si cammina in casa indossando solo i calzini o se bambini piccoli giocano o gattonano sul pavimento, oppure se si possiede un cane.

Il detergente più adatto è un prodotto che non crei strati sul pavimento, non entri nei giunti e non li faccia gonfiare. Il detergente Quick-Step® è stato appositamente studiato a questo scopo. Insieme ai panni in microfibra Quick-Step® garantisce una pulizia perfetta, senza preoccupazioni.

Come posso rimuovere tracce di pittura o pennarelli da Quick-Step®?

È possibile rimuovere facilmente questo genere di macchie con solventi naturali quali acqua ragia, diluente, ecc. Questi prodotti non danneggeranno in alcun modo il pavimento Quick-Step®. Applicare sempre questi prodotti su un panno e mai direttamente sul pavimento in laminato.

È possibile riparare un pavimento Quick-Step®?

Danni di piccola entità alla superficie (graffi) possono essere corretti con il Quick-Step® Fix. Fessure nel pavimento possono essere riparate con il Kit Quick-Step®. Entrambi i prodotti sono disponibili per tutti i modelli Quick-Step®. I danni risultano a stento visibili una volta corretti.

Danni di maggiore entità possono essere riparati sostituendo uno o più listelli, anche nel bel mezzo del pavimento. È molto semplice grazie al sistema Uniclic(x)®.

sabato 17 gennaio 2009

Ristrutturare casa. Manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, iter legale.

Se avete appena acquistato un immobile o se semplicemente, volete ristrutturare la vostra abitazione, di seguito alcuni preziosi consigli da seguire, per non incappare in spiacevoli sorprese. Una piccola guida per salvaguardare i vostri lavori e per conoscere le agevolazioni fiscali, qualora ci fossero. Possibilità di richiedere anche un mutuo particolare per ristrutturare, facendo attenzione al tipo di risanamento che andremo a fare.

Ristrutturare la casa

Ristrutturare significa , come dice il vocabolo stesso, ridare una struttura ad una determinata unità. Noi, in questo caso ci soffermiano sulla ristrutturazione della casa. Ristrutturare però, è un termine troppo generalizzato.

Esistono infatti diversi tipi di ristrutturazioni casa, e ognuno comprende determinati compiti. Chi decide di ristrutturare casa, lo fa per abbellire l'interno o l'esterno della stessa. In ogni caso, un lavoro che comporta anche una spesa non indifferente. Se acquistiamo una casa interamente da risanare , è possibile anche chiedere un tipo particolare di mutuo: il cosidetto mutuo per ristrutturazione. La ristrutturazione di una casa come abbiamo già detto, può riguardare l'interno dell'abitazione o l'esterno, quindi parliamo del risanamento di stanze, di rivedere gli impianti , i muri, i balconi e la sicurezza in generale.

E così, a seconda dei lavori, che andremo a fare, possiamo dividere gli interventi di ristrutturazione in : ristrutturazione ordinaria , denominata anche "ristrutturazione di piccole opere", e ristrutturazione con manutenzione straordinaria che comprendono invece le grandi opere. Una divisione obbligatoria, perchè, come vedremo nei paragrafi successivi , si differenziano in tutto e per tutto, anche dal punto di vista delle normative. Per alcuni lavori, infatti è necessario far pervenire domanda con richiesta di permesso al Comune di appartenenza.

Successivamente il Comune rilascerà il "nulla osta" tramite la concessione edilizia, che previo versamento di oneri in base alla metratura interessata dai lavori, permetterà di iniziare la ristrutturazione a manutenzione straordinaria. Se decidete di ristrutturare un immobile appena acquisto, il consiglio è quello di iniziare quanto prima i lavori, in modo che entro un periodo di tempo, sia tutto terminato e potete procedere al trasloco. Se invece, volete ristrutturare un immobile che in seguito venderete, fate in ogni caso, i lavori a regola d'arte. Ai fini del valore finale dell'appartamento, sono da tenere conto anche le rifiniture, i pavimenti , gli impianti e gli optional come le zanzariere o l'aria condizionata.


Manutenzione ordinaria

Come abbiamo visto, i lavori che fanno parte della manutenzione ordinaria, sono racchiuse nelle piccole opere. Possiamo parlare di manutenzione ordinaria quando, dopo l'acquisto di un mobile, procediamo a rimetterla a rimetterla a nuovo. Ma bisogna dividere in due differenti tipi di manutenzione ordinaria.

Una infatti, riguarda gli interventi fatti ad un immobile perchè considerato non abitabile o comunque cadente. L'altro tipo invece, riguarda lavori che vengono eseguiti solo a determinate parti dell'edificio. Riguardano in entrambi i casi, interventi di manutenzione sia all'interno che all'esterno dell'immobile. I lavori di manutenzione ordinaria, possono essere eseguiti senza nessun permesso speciale da parte del Comune.

L'unico punto però di cui bisogna tener conto è il fatto che l'edificio in questione, deve mantenere lo stesso aspetto esterno, ma anche interno. Chi decide di ristrutturare la casa, eseguendo "piccole opere", è ritenuto responsabile dal punto di vista della regolarità, della sicurezza, ma anche

dell'igiene.

Da non sottovalutare nemmeno la conformità di legge, molto importante, direi indispensabile, che riguarda la manutenzione degli impianti elettrici e del gas. Per questo motivo, questi tipi di manutenzione devono essere eseguiti esclusivamente da personale specializzato, che deve rilasciare il certificato di conformità. I lavori "permessi" all'esterno sono tutti quelli che non intralciano o nascondono i punti luce e di aerazione della casa.

Altre "piccole opere" sono la sostituzione dei serramenti, rivedere le finiture interne, i muri e le coperture. All'esterno dell'immobile, interventi di manutenzione ordinaria sono la riparazione o sostituzione di cancelli, portoni, portine d'ingresso. Tutto, come dicevamo può essere modificato anche utilizzando materiali differenti. L'importante è comunque mantenere le caratteristiche originali. Senza nessun tipo di permesso comunale, si possono anche creare posti auto, purchè sorgano al livello del terreno. Tra la manutenzione ordinaria rientrano anche i lavori di manutenzione di giardini e di aree verdi in generale.

Manutenzione straordinaria

Differente è la manutenzione straordinaria e che riguarda le "grandi opere", ma che possono comunque essere racchiuse tra le opere edilizie minori. Per realizzare qualsiasi intervento di manutenzione straordinaria occorre presentare al Comune di appartenenza , il progetto edilizio con una domanda di autorizzazione edilizia. Quest'ultima può essere ottenuta se il Comune decorsi i 90 giorni dalla presentazione della domanda, non si pronuncia. In questo caso si parla di silenzio-assenso da parte dell'Istituzione.


Per lavori di manutenzione straordinaria si intendono per esempio la realizzazione di servizi igienici, la creazione di cortili, la realizzazione di aree verdi, di interventi alle facciate, che in qualche modo cambiano la struttura originale. Se, tanto per fare un altro esempio, il proprietario di una villa vuole vendere e trasformare la struttura in più appartamenti, occorre richiedere il "nulla-osta", in quanto sono considerati lavori "straordinari".

Ma comprendono anche lavori eseguiti per il consolidamento della struttura, la sostituzione di alcuni parti della stessa, compresi i muri portanti. Questi ultimi, riguardano le solette e i muri di sostegno. Per questi lavori, occorre rivolgersi ad una ditta specializzata del settore, magari di vostra fiducia. Gli addetti ai lavori devono essere a conoscenza del completo regolamento edilizio e devono accertarsi che i lavori che andranno a fare, rientrino nella manutenzione straordinaria di opere edilizie minori. Questi lavori non devono in nessun caso modificarne l'aspetto esteriore ma anche l'aspetto interno deve rimanere fedele all'originale.


Nella manutenzione straordinaria fanno parte anche i lavori considerati "grandi opere". Si tratta di interventi destinati a compiere l'aspetto esterno dell'edificio ma non solo. Anche la ricostruzione di un intero stabile, necessita di concessione edilizia, da richiedere al Comune di appartenza dell'edificio, con il conseguente versamento di un contributo all'Amministrazione Comunale.

Fanno parte della manutenzione straordinaria "grandi opere", anche le nuove costruzioni di interi palazzi, di nuove ville, di nuovi edifici in generale, o comunque lavori che implicano l'allargamento degli stessi. Tutto ciò deve essere, come dicevamo, documentato in un progetto da consegnare al Comune che deciderà entro un certo lasso di tempo se dare il via ai lavori o meno.

Mutuo per ristrutturare

Se avete deciso di ristrutturare casa, ricordatevi che non sono spese da sottovalutare. Qualsiasi lavoro vada fatto, occorre delle risorse economiche. Fatevi quindi un planning di quello che desiderate ristrutturare, informatevi se i lavori rientrano nella manutenzione ordinaria o straordinaria e muovetevi di conseguenza. Ovviamente, una ristrutturazione può costare tanto da chiedere perfino un mutuo. Ma cosa bisogna fare?

Rivolgetevi innanzitutto alla vostra banca di fiducia e chiedete informazioni. Esistono infatti

determinati mutui stipulati proprio per questo tipo di interventi. La documentazione da presentare è costituita da tutte quelle "carte" che vanno presentate per acquistare una casa e quindi : documenti di identità , sottoforma di copia della carta d'identità o della patente e copia del codice fiscale.

Presso l'anagrafe occorre fare richiesta del certificato di residenza, lo stato di famiglia, il certificato di nascita, il certificato di stato civile ( alcuni istituti richiedono anche l'estratto di matrimonio), e il certificato di cittadinanza. Per quanto concerne la situazione reddituale di chi richiede il mutuo, bisogna presentare le ultime due buste paghe, il modello unico o il modello 730 e il cud. Per quanto riguarda invece, l'immobile da acquistare, occorre presentare una copia del contratto preliminare, ovvero il compromesso, il contratto di compravendita e l'ultimo atto di proprietà con annesso il certificato di abitabilità.

Se l'immobile per cui si richiede il mutuo è già costruito , occorre presentare anche la planimetria catastale e l'estratto di mappa. Se, al contrario, l'immobile è in costruzione, bisogna obbligatoriamente presentare la copia di concessione edilizia e il disegno del progetto vistato dal Comune.

A seconda poi del tipo di manutenzione che dovete fare, le cose variano . Se si tratta infatti di manutenzione ordinaria, è sufficiente presentare alla banca un preventivo di spesa effettuato dalla ditta cui vi affiderete per i lavori. Se , al contrario si tratta di manutenzione straordinaria

, è necessario presentare il preventivo e il progetto edilizio con allegata la domanda di autorizzazione edilizia presso il Comune di appartenenza dell'immobile. Se, infine, si tratta di manutenzione straordinaria che riguarda la ristrutturazione di grandi opere, oltre ai documenti appena elencati ( preventivo e concessione), occorre presentare la ricevuta che conferma l'avvenuto pagamento delle relative tasse dovute.

Agevolazioni fiscali

Una volta seguito l'iter per richiedere il mutuo per la ristrutturazione, non dovete far altro che attendere circa una quindicina di giorni ( ma questo dipende da ogni singola banca), per lavorare la pratica , al termine della quale ci sarà ( se tutto fila liscio) l'erogazione del mutuo. Anche per questi tipi di mutui , ci sono agevolazioni fiscali. Per chi per esempio, ha contratto un mutuo fino al 1997, può detrarre il 19% dall'importi sul reddito.

Le spese concesse, sono gli interessi passivi (come per tutti i tipi di mutui), le quote di rivalutazione riguardanti le clausole di indicizzazione. La percentuale del 19% , quale detrazione , è valida solo se i lavori vengono eseguiti nei 6 mesi prima o dopo la stipula del mutuo. Altra clausola importante per usufruire della detrazione, è quella di "trasformare" l'unità immobiliare in prima casa (ovvero abitazione principale), trasferendo quindi la residenza nel lasso di tempo

dei 6 mesi, dal termine dei lavori.

Per poter usufruire della detrazione occorre sapere che il tetto massimo su cui calcolare la stessa, è poco meno di 2.600 euro. Per tutti i lavori di manutenzione ordinaria, risanamento, ristrutturazione di altre opere, rimozione barriere architettoniche, occorre presentare documentazione adeguata , per poter detrarre dall'irpef lorda, il 41% delle spese affrontate, che non dovranno superare i 60mila euro per ogni comproprietario dell'unità.

Se i lavori di ristrutturazione li ha fatti l'impresa che ha venduto l'unità, si potrà detrarre il 25% dell'importo totale del prezzo d'acquisto. Le ristrutturazioni per i quali è possibile richiedere detrazioni, come abbiamo detto, riguardano sia la parte interna, sia la parte esterna.. Ricordatevi che la ditta alla quale vi rivolgerete per eseguire i lavori, deve essere in grado di fare una previsione temporale che riguarda il termine dei lavori.

Si deve inoltre attenere alle regole del condominio ( se si tratta di ristrutturare un'unità in un contesto del genere), riguardo gli orari dov'è tassativo non fare rumore. Clausola sicuramente, da rispettare , ma che , in ogni caso, allungherà i tempi di consegna dell'immobile.

A chi rivolgersi

Avete già in mente i lavori che volete fare, per rendere la vostra abitazione più confortevole e moderna. Ma a chi rivolgersi? Se si tratta di piccoli lavori , potete farli voi stessi, se siete in grado, o comunque farli fare da parenti o amici intimi, senza spendere poi un capitale. Per esempio, se il lavoro da fare è quello di tinteggiare le pareti , se appena siete capaci e attrezzati voi stessi, risparmierete molto.

Ma se al contrario, i lavori in cantiere sono altri? Come abbiamo visto, sono diverse le operazioni che si possono fare in un immobile, alcune richiedono addirittura il permesso da parte del Comune. In questo caso, quindi, occorre rivolgersi ad una ditta del settore edilizio, ad un imprenditore edile di vostra conoscenza, di vostra fiducia.

Se non conoscete nessuno, fatevi consigliare magari da qualcuno, in modo da far cadere la scelta in una ditta seria e onesta. Ricordatevi che oltre ad avere l'abilitazione ed essere quindi in regola , devono conoscere il manuale del regolamento edilizio, per muoversi di conseguenza. Fatevi fare un preventivo, e poi decidete con calma.Accertatevi quindi del metodo di lavoro con la quale ogni ditta si muove. E voi....muovetevi di conseguenza!

Senza Cera

Roberto Campi