sabato 17 dicembre 2011

Un augurio speciale ....


Narra un vecchio racconto ebraico che un giovane rabbino si affannava con tutte le sue forze ad essere sempre il migliore. Un giorno un vecchio rabbino lo avvicinò e gli disse: < Quando ti presenterai davanti a Dio, l’Eterno non ti domanderà perché non sei stato Mosè, ma ti chiederà perché non sei stato te stesso!>. In questi ultimi difficilissimi giorni del 2011 abbiamo sentito, sui media, nelle strade, nelle feste, una valanga di previsioni, di propositi, di auspici per il nuovo anno da parte di analisti, astrologi, futuristi, utopisti, scontenti, illusi, disillusi, e da parte di quella folta schiera di umanità che crede fermamente di avere in tasca la ricerca della felicità per tutti e che solo la cecità e la mala fede degli altri non la rende fattibile. Ecco, allora, che ci sono piovuti addosso ricette, raccomandazioni, prescrizioni su cosa fare per un mondo nuovo, più giusto e libero da calamità e cattiva politica, per la salute del corpo e dell’anima, per il lavoro, gli hobby, i libri, i dischi, le mostre, gli avvenimenti, il rapporto con gli altri, con noi stessi, per essere sempre aggiornati, attuali, efficienti, pronti per qualsiasi occasione e circostanza, migliori, più giusti, più onesti, più intelligenti, più desiderati Nessuno ci ha detto di essere semplicemente noi stessi ( forse è perché la cosa più difficile, ma anche quella che effettivamente ci cambia la vita), con le nostre caratteristiche, i nostri limiti e i nostri talenti e di vivere appieno il nostro tempo nei modi più disparati, più congeniali al momento, alla situazione, all’umore, ai sogni, ai desideri, ben sapendo che non ci è dato in alcun modo di sciuparlo: ogni tempo è sempre e comunque tempo vissuto! E allora ….
Proviamo ad essere davvero noi stessi sempre e comunque ...
Auguri ...
“Fidati del tuo cuore se il mare prende fuoco e vivi per amore anche se le stelle camminano all’indietro”. ( Edward Cummings)